Il luogo che ha fatto ballare tutta Milano negli anni novanta e ad inizio del duemila si prepara a una vita. Vediamo che cosa l’aspetta rivivendo l’amarcord del locale.
Nuova vita per il KARMA, luogo simbolo degli anni novanta
Forse la più grande discoteca che sia mai esistita a Milano, così grande da essere divisa in due creando una serie di ambienti adatti alle atmosfere più disparate. Quando in estate potevano dare il meglio accogliendo fino a 10.0000 persone tra posti al chiuso e all’aperto, sia al Karma che al Borgo del Tempo Perso era possibile cenare, bere un cocktail, ballare latino americano o revival piuttosto che disco dell’ultima ora.
Negli anni d’oro lavoravano ogni sera fino a 200 persone più una lunga lista di PR. Hanno suonato DJ di fama internazionale, musicisti più o meno noti e, prima dell’inarrestabile declino, sono stati protagonisti di serate da tutto esaurito i vari eliminati del Grande Fratello. Un evento catalizzante migliaia di ragazzi che si accalcavano nei locali con un entusiasmo pari alla finale dei mondiali di calcio.
Il nuovo bando: non ci saranno più balli
La chiusura dei due locali ha aumentato il degrado di una zona che ha conosciuto grandi problemi, primo fra tutti il confinante parco collegato con il tristemente noto Boschetto di Rogoredo. A oltre un anno di distanza dal primo bando comunale per l’assegnazione dell’area (non andato a buon fine), il Comune ripropone un bando con una concessione di 90 anni e alcuni limiti ben precisi, primo fra tutti l’impossibilità di destinare la struttura e le aree di pertinenza a locale notturno.
Riconversione dell’area a uso sociale
La riqualificazione di tutta la zona richiede una serie di servizi e spazi per uso sociale, oltre a aree sportive e un Auditorium data la presenza del distaccamento del Conservatorio di Milano. Sempre in zona verranno edificati i quartieri per le Olimpiadi oltre ad alcune iniziative private. Sempre all’ambito privato il nuovo bando prevede una parte dedicata ad esso anche in un’ottica di sostenibilità economica della nuova porzione di quartiere. Il Comune è fiducioso sul buon esito del bando che desidera rivoluzionare l’aspetto di via Fabio Massimo 36. Da sede di eventi mondani ma anche megarisse con tanto lavoro extra per forze dell’ordine e ambulanze a luogo per una urbanizzazione sostenibile in linea con i nuovi progetti e ambizioni di una Milano sempre più internazionale ma, al tempo stesso, molto più a dimensione d’uomo.
Fonte: blog.urbanfile.it
Continua la lettura con: il nuovo progetto: Bocconi di notte
ROBERTO BINAGHI
Riproduzione vietata a chi commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social
Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.