I Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026 saranno l’occasione per rigenerare aree abbandonate, riqualificare edifici sportivi e realizzare nuove infrastrutture. Vediamo come si trasformerà la città e quale sarà il lascito dell’evento.
OLIMPIADI a MILANO: le 7 opere da MEDAGLIA d’ORO
#1 Il nuovo quartiere di Scalo Romana con il Villaggio Olimpico
Il tassello più importante, nel lascito complessivo delle Olimpiadi Invernali del 2026, sarà la rigenerazione urbana dello Scalo Romana e la nascita di un nuovo quartiere.
Il masterplan definitivo è stato presentato a luglio del 2021 e prevede sull’area di 190.000 mq:
- un grande parco pubblico di circa 100 mila mq nel mezzo, caratterizzato da un “Bosco sospeso’’ che collegherà l’area più a est con quella più a ovest e passerà sopra la ferrovia, che per circa 400 metri sarà interrata entro il 2028;
- una nuova piazza su più livelli in prossimità di piazzale Lodi con alcuni palazzi per uffici, negozi e ristoranti e la stazione ferroviaria della Circle Line entro il 2031;
- infine nella zona ovest dello scalo il Villaggio Olimpico su una superficie di 60 mila mq. Progettato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill, è a impatto ambientale zero e il suo cuore sarà la “piazza olimpica”, l’unica zona accessibile durante le Olimpiadi anche dai visitatori esterni. Il villaggio si costituirà di sei stecche, posizionate parallelamente ai binari ferroviari, unite tra loro in gruppi di tre tramite delle strutture aeree e delle piccole torri, e ospiterà 1300 atleti. La costruzione è affidata a Coima Sgr, Covivio e Prada Holding. I lavori sono in anticipo di qualche mese rispetto a quanto previsto e la consegna è programmata per luglio del 2025.
Al termine delle Olimpiadi il villaggio olimpico verrà riconsegnato ai proponenti del progetto per un’immediata riconversione, entro quattro mesi dalla fine delle gare, in un quartiere a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building). Il complesso diventerà una residenza per 1.000 studenti universitari, gli edifici lato parco e ferrovia nell’area dell’Olympic Village Plaza, che sarà la nuova piazza del quartiere con negozi e esercizi al piano strada, saranno destinati a residenza libera e agevolata, ci saranno serre e orti per la produzione di cibo all’interno dell’area e spazi di co-working.
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#2 Pala Italia, il nuovo palasport da 16.000 posti
L’opera più attesa è senza dubbio l’arena che ospiterà le gare di hockey maschili ai giochi olimpici di Milano-Cortina 2026 e che in futuro verrà utilizzata per eventi sportivi come basket, oltre a spettacoli teatrali e musica dal vivo: il Pala Italia. Il progetto è dello studio di architettura Onirism Studio di David Chipperfield, su incarico ricevuto dalla società Eventim CTS vincitrice del bando, e prevede un palazzetto che con 10.000 mq di superficie e 16.000 posti diventerà il più grande d’Italia.
Un capolavoro architettonico di forma ellittica sospeso da terra e che si sviluppa in altezza e ampiezza grazie a 3 cerchi che di notte faranno parte dello spettacolo, con i LED che illuminandosi proietteranno effetti multimediali. I lavori sono in fase di partenza e termineranno nel 2025. In salita i costi dell’opera, la previsione iniziale era di 180 milioni di euro, all’incirca del 30%.
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#3 La nuova metrotranvia 13, da Repetti M4 a Rogoredo M3
L’infrastruttura più importante prevista per le Olimpiadi sarà la metrotranvia 13, che collegherà la fermata della M4 Repetti su viale Forlanini e la stazione M3 di Rogoredo e relativo hub ferroviario dei treni regionali, suburbani e alta velocità. Sarà la prima linea ad avere i nuovi tram bidirezionali acquistati di recente dal Comune di Milano. Lungo 4,7 km per 17 fermate, con 9 già presenti e in condivisione con il 27 e 8 da realizzare da zero, il tracciato attraverserà la porzione nord del quartiere di Santa Giulia in costruzione, servendo il Pala Italia, e infine quella sud già esistente. L’obiettivo è quello di vedere in funzione la linea in tempo per i primi mesi del 2026, anche se a marzo 2023 i cantieri non sono ancora iniziati.
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#4 Il nuovo svincolo della Paullese con l’ingresso in città sotto Santa Giulia
Tra le infrastrutture secondarie, ma funzionali anche a servire l’area del Palaitalia, ci sarà la conclusione dell’innesto della Paullese all’ingresso della città, rimasta tutt’ora monca, che vedrà però una sola corsia per senso di marcia. In questo intervento è previsto anche l’ammodernamento dello svincolo Mecenate e del sottopasso Paullese, uniti da un collegamento tramite Via Toledo già interessata da lavori di adeguamento.
#5 Il Mediolanum Forum riqualificato e ampliato per pattinaggio di figura e short track
Entro il 2026 il Mediolanum Forum di Assago, che dispone attualmente di 12.000 posti a sedere, verrà ampliato e riqualificato per ospitare il pattinaggio di figura e lo short track. Saranno interessati dai lavori sia la pista centrale, che si trova a 4,60 metri d’altezza rispetto al suolo, sia quella secondaria al pianterreno.
#6 La rinascita del Palasharp in Arena Hockey
Un altro importante intervento di riqualificazione sarà la rinascita del Palasharp, in zona Lampugnano, ormai in stato di abbandono da anni dopo aver ospitato importanti eventi sportivi e concerti. La Milano Arena Hockey, o Hockey Arena, dovrebbe avere una capienza di 8.200 posti per le manifestazioni sportive e 9.700 per gli eventi di spettacolo. La tensostruttura ospiterà le competizioni di hockey su ghiaccio femminile in occasione dei giochi invernali di Milano-Cortina del 2026. Il progetto dovrà però essere modificato e ci sono molti timori sui tempi di consegna.
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#7 La “Medals Plaza” temporanea di Piazza del Duomo
Anche se per sole due settimane, Milano si trasformerà in Medals Plaza insieme a Cortina, con allestimento e arredo temporaneo per cui verranno investiti 207.000 euro e dove verranno premiati gli atleti che gareggeranno in città e nelle Alpi lombarde tra Livigno e Bormio. A questo si affiancheranno le “fan zone” in Piazza Castello, Piazza Gae Aulenti, Tre Torri e Darsena.
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FABIO MARCOMIN
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