🔴 Svelato il WEST GATE, la NUOVA CITTÀ di Milano

Una città nella città

0
West Gate di Mind, rendering dal lato ovest

Nell’ex-area Expo, oggi distretto dell’innovazione MIND, sorgerà una nuova città con residenze, hotel e uffici che sarà realizzata senza l’impiego di combustibili fossili di carbonio e sarà alimentata al 100% da energia rinnovabile. Scopriamo il progetto e quando vedrà la luce.

Svelato il WEST GATE, la NUOVA CITTÀ di Milano

# Una nuova città da 300.000 mq

West Gate di Mind, rendering visione d’insieme

Martedì 28 giugno Lendlease, gruppo internazionale di real estate e investimento, sviluppo e rigenerazione urbana, ha presentato il progetto del “West Gate”, la parte occidentale di Mind, il distretto dell’innovazione che sorgerà dove una volta c’era l’Expo. L’area interessata si svilupperà su 300.000 mq e verrà realizzata senza l’impiego di combustibili fossili di carbonio e sarà alimentata al 100% da energia rinnovabile. Il cuore del progetto sarà il Common Ground che attraverserà tutta l’area trasversalmente per un’altezza di 10 metri e attorno al quale sorgeranno i nuovi edifici che ospiteranno anche sedi di nuove aziende oltre a nuove sperimentazioni sul vivere la città.

# Un ecosistema urbano

West Gate di Mind, rendering dal lato ovest

La nota di LendLease sullo sviluppo dell’area: “Tutti sono gli spazi funzionali sono connessi dal Common Ground come unico grande elemento di collegamento a livello pedonale, a favore di una mobilità dolce, un terreno comune unico, aperto alla socialità e alla collaborazione”. Ci saranno: “Hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione che trovano qui l’idea della città contemporanea: un ecosistema urbano“. Vediamo nel dettaglio cosa verrà costruito.

# L’edificio in legno più alto d’Italia e il “suo gemello”

Credits Urbanfile – Zenith

Tra gli edifici che verranno realizzati nell’area ci saranno due palazzi gemelli progettati da Piuarch e dallo studio inglese Waugh Thistleton Architects, Zenith e Horizon, per un totale di circa 50mila metri quadrati. Il primo con i suoi 13 piani fuori terra e 56 metri di altezza sarà l’edificio in legno più alto d’Italia e uno dei più alti in Europa. Nella nota di Lendlease viene spiegato come la scelta del legno quale materiale principale nella costruzione della struttura sia stata fatta in quanto, dal punto di vista dell’impatto ambientale in tutto il suo ciclo di vita, il legno è considerato il materiale carbon neutral per eccellenza. All’interno verranno ospitati uffici.

# Molo, il Mobility Hub con 1.500 posti auto pubblici e privati

Molo, Mobility Hub

Un altro edificio significativo è “Molo”, Il Mobility Hub, che si svilupperà su 3.000 mq e avrà una funzione mixed-use con laboratori, uffici ed un parcheggio multipiano con 1500 posti auto tra pubblici e privati. In tutta l’area di MIND infatti non potranno circolare autovetture, eccetto quelle di servizio e prevalentemente elettriche. L’acronimo sta per Mobility and Logistic hub e sarà una cerniera di connessione con le principali infrastrutture della mobilità lato Rho e un punto nevralgico per l’attrattività dovuta al mix funzionale al suo interno. Il progetto è stato disegnato da Architetto Andrea Nonni, Mad architects, Open Project srl e Progeca srl. 

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# L’Innovation Hub, uno spazio dedicato ad attività educative, creative, culturali e di ricerca

Innovation Hub Mind

Il primo edificio che si vedrà arrivando in West Gate sarà l’Innovation Hub. Riunirà attività educative, creative, culturali e di ricerca ed è stato pensato come un “sistema aperto”, caratterizzato da una “architettura dialogica che, partendo dall’ascolto di chi la frequenterà, lavora sul tempo, prima ancora che sullo spazio, accettando i futuri cambiamenti e rispondendo ai mutevoli desideri dei suoi futuri abitanti”. Progettato dagli architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi di Obr, come riporta la nota di LendLease, sarà uno spazio pubblico, accessibile e aperto, sempre vivo e vissuto all’insegna della sperimentazione e dell’inclusione.

# Le residenze con 400 appartamenti

Credits Urbanfile – Westgate

Lo studio Peluffo & Partners architettura ha progettato le residenze, che metteranno a disposizione 400 appartamenti, rifacendosi ai maestri dell’astrattismo comasco e ai più importanti sviluppi residenziali milanesi degli anni Cinquanta. Ci saranno diverse aree e spazi comuni a disposizione degli utenti, luoghi d’incontro, aree verdi, un nuovo modo di vivere la casa che diventa sempre più luogo ibrido del fare.

# I lavori conclusi nel 2024, tutto il distretto MIND entro il 2032

Masterplan Mind suddiviso per aree funzionali

Secondo le stime di LendLease il completamento dei lavori di questa prima parte dello sviluppo, con i primi 5 lotti che riguardano residenze, hotel, i volumi a uso uffici Zenith e Horizon, Molo ‘mobility hub’ e l’innovation Hub, è previsto per la fine del 2024. L’intero distretto di MIND dovrebbe essere concluso invece entro il 2032.

Continua la lettura con: Il NIDO VERTICALE, la prossima SUPERSTAR dello Skyline di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteUn tuffo nell’OCCHIO DELLA TERRA
Articolo successivoMILANO PERDE di VISTA l’EUROPA? Questi i PUNTI CRUCIALI per recuperare il distacco dalle migliori metropoli continentali
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.