Avanzano i lavori per il nuovo progetto di architettura biofilica realizzato dallo studio giapponese Kengo Kuma and Associates, nella periferia est di Milano, e che rivoluzionerà la vita dei milanesi. Quali sono le sue caratteristiche e quando verrà inaugurato.
TERRAZZE VERDI nel futuro di Milano: la RIVOLUZIONE GIAPPONESE per vivere in simbiosi con la NATURA
# Welcome-Terrazze Verdi: architettura e natura si fondono assieme in un unico progetto
Il famoso studio di architettura Kengo Kuma ha presentato a marzo 2021 in Triennale il suo nuovo progetto che avrà sede proprio a Milano, per la precisione nel quartiere di Crescenzago.
Il disegno di Welcome-Terrazze Verdi, questo il nome del progetto, prevede la costruzione di sei edifici, di diverse altezze, che ospiteranno:
- 43.500 mq di uffici
- 1.000 mq di aule meeting
- 2.700 mq di spazi co-working
- un auditorium
- un’area commerciale di 1.800 mq
- 2.000 mq di ristoranti.
Sono previsti inoltre un supermercato, un’area wellness e alcuni spazi destinati a mostre ed eventi temporanei.
Lo spazio sarà scandito da diversi cortili per una superficie di 4.800 mq, in parte coperti da vetrate e in parte aperti, ed un sistema di serre e terrazze ospiterà una fitta vegetazione che si estenderà per 7.300 mq. Yuki Ikeguchi, la progettista, ha affermato che i terrazzamenti sono stati pensati come “estensioni degli spazi esterni” ed accoglieranno “orti, giardini e camminamenti accessibili a tutti”. L’investimento complessivo è di 300 milioni di euro.
# L’architettura biofilica: gli elementi naturali che migliorano salute e produttività
L’identità del progetto si può riassumere in due parole: legno e vegetazione. Il nuovo complesso di edifici sarà uno splendido esempio di architettura biofilica, anche chiamata bio-architettura, che consiste nella stretta correlazione tra strutture artificiali ed elementi naturali e paesaggistici. Questo approccio, come ha spiegato la progettista di Welcome, feeling at work, consente di trascorrere del tempo a contatto con la natura anche nell’ambiente di lavoro.
Seguendo questa visione, gli edifici saranno costruiti con materiali organici e naturali, in modo da creare uno spazio integrato con la natura e la vegetazione, vere protagoniste del concept. Gli elementi naturali, come la luce, l’aria e il legno, stimolano i sensi e la mente, facendo davvero la differenza sul posto di lavoro in termini di produttività, ma soprattutto di benefici per la salute fisica e mentale.
Il progetto sceglie inoltre di andare controcorrente, in una direzione molto diversa da quella presa per le torri e i grattacieli che caratterizzano lo skyline milanese. Il complesso, infatti, si svilupperà con un impianto orizzontale, così da suggerire un’idea di espansione e continuità con il vicino Parco Lambro.
# Verso una definitiva riqualificazione per la zona
Gli edifici prenderanno il posto del vecchio stabilimento Rizzoli, costruito negli anni Sessanta per ospitare l’omonima casa editrice in piena espansione. Il palazzo è stato dismesso nel 2008 ed è rimasto abbandonato a causa di una serie di limitazioni burocratiche che ne hanno impedito per anni la demolizione. È infatti considerato un edificio storico industriale e al suo interno custodisce una meravigliosa scalinata costruita all’epoca dal famoso architetto Piero Portaluppi, che è stata rimossa prima di procedere alla demolizione dell’edificio.
Lo stabilimento è così diventato un rifugio abusivo, occupato ripetutamente, nonostante i continui sgomberi ed interventi da parte di polizia e vigili del fuoco. L’occupazione e l’abbandono di questo grosso stabile sono state causa di degrado e insicurezza nella zona, al punto che i cittadini hanno spinto il comune a intervenire per sbloccare la situazione e riqualificare così il quartiere. Nasce quindi nel 2019 un primo progetto, moderno ed innovativo, il Novalis City Place, che però rimane solo su carta ed oggi viene sostituito da quello giapponese.
# Demolito il complesso industriale, al via le fasi di bonifica. L’inaugurazione è prevista nel 2024
A fine settembre 2022, come si può osservare dalle foto, è stata completata la demolizione del Palazzo A della Rizzoli Corriere della Sera.
In questa fase si sta procedendo alla distruzione con le ruspe delle fondamenta e dei piani interrati per poi avviare le bonifiche definitive propedeutiche alla realizzane del nuovo complesso. Il cronoprogramma prevede la consegna di tutta l’area riqualificata entro la fine del 2024.
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FABIO MARCOMIN
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