Oltre all’amato bosco verticale ora Milano ospiterà un nuovo bosco sui generis dedicato alla musica. A Rogoredo arriva il via libera per costruire la nuova sede del conservatorio Giuseppe Verdi, il primo campus aperto in Italia dove gli spazi avranno anche funzioni pubbliche. Un nuovo tassello per la rigenerazione urbana di una Milano policentrica.
Via libera per il “BOSCO della MUSICA”: sarà il primo campus aperto in Italia
# Finalmente il via libera per una riqualificazione a suon di musica
Il progetto per il nuovo polo del conservatorio a Rogoredo venne presentato ancora nel 2019. Pensato per realizzarsi nei lotti rimasti liberi dopo le demolizioni della Montecatini-Montedison in via Monte Penice al lato degli studi di Sky, questa iniziativa era un primo passo per rinnovare il quartiere di Santa Giulia attraverso la cultura.
Una riqualificazione per lo sviluppo di questa zona che finalmente ha avuto il via libera. Da poco, infatti, sono state approvate dalla giunta le linee di indirizzo per la sottoscrizione di un atto essenziale al prosieguo del procedimento: il Protocollo di intesa tra Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Ministero dell’Università e della Ricerca, Regione Lombardia, Conservatorio e Comune di Milano. È così che a Rogoredo arriva il “Bosco della Musica”: il nuovo campus del Conservatorio Giuseppe Verdi.
# Cresce la Milano policentrica
Ed ora che le formalità sono state compiute si pensa alla creazione di questa nuova struttura polifunzionale dedicata alla musica. L’area che lo ospiterà, oggi di proprietà comunale, ha una superficie di oltre 13mila mq, e verrà concessa in diritto di superficie gratuito per 90 anni al Conservatorio. Aule, laboratori, auditorium, alloggi e aree di ristoro; nessuno manca all’appello per una struttura che, oltre ad essere funzionale per le attività degli studenti, porterà a compimento la riqualificazione urbana dell’intera area.
“Dalle eccellenze della sua storia cresce la Milano policentrica – interviene l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – Come in altri quartieri della città, ad esempio Rubattino e Porta Vittoria, è obiettivo di questa Amministrazione superare i confini tra centro e periferia, restituire valore e qualità urbana a contesti come quello di Rogoredo, rigenerare i luoghi con la vitalità dei giovani, come nel caso della nuova sede del Conservatorio, che attrae studenti da tutta Italia e dall’estero, che qui troveranno un moderno campus e camere dotate di tutti i servizi a prezzi accessibili”.
# Il primo campus aperto in Italia
Un progetto all’avanguardia che porta a Milano un altro primato: il Bosco della Musica sarà il primo campus aperto in Italia. Infatti, il disegno molto articolato prevede un parco con un complesso di funzioni pubbliche volte a coinvolgere non solo la comunità accademica, ma anche l’intera collettività. Come prima cosa verrà ristrutturata la Palazzina ex-Chimici che, con una superficie di circa 1.400 mq, verrà destinata allo svolgimento di attività didattiche dei corsi popular music (jazz, pop, rock), e al recupero a verde pubblico della parte dell’area oggi adibita a parcheggio. Non solo, nell’aerea retrostante la Palazzina verrà realizzata un’arena all’aperto per spettacoli estivi mentre, per gli eventi interni sarà adibito un auditorium tecnologico da 400 posti e due sale prove, che verrà messo a disposizione anche dell’amministrazione e del municipio 4. Inoltre, l’accordo prevede anche la programmazione di spettacoli musicali gratuiti per la cittadinanza.
# A Milano si pensa in grande
Ma le proposte di intervento sono innumerevoli. Con uno sguardo lungimirante, verrà dato spazio anche alla musica elettronica e il sound design integrando aule e laboratori digitali ad hoc. Verranno progettati uno spazio di coworking attrezzato per fornire un’ulteriore formazione in campo imprenditoriale, fiscale e sui materiali sostenibili ai ragazzi che escono dalla Scuola civica di liuteria. E infine sono previsti nuovi corsi e laboratori, anche in collaborazione con realtà universitarie e istituzioni culturali e scientifiche milanesi.
Insomma, si progetta in grande e il costo complessivo previsto è di 47 milioni di euro. Questo sarà coperto dai due ministeri coinvolti: per 20 milioni dal Mims, per 15 milioni dal ministero dell’Università e dalla Regione i restanti 12 milioni. Un’impresa non da poco, ma sicuramente degna di una Milano policentrica e all’avanguardia pronta a riqualificare tutti i suoi quartieri.
Continua la Lettura con: Dal bosco della droga al BOSCO della MUSICA: il primo CAMPUS di un CONSERVATORIO ITALIANO
SARA FERRI
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