Sembra impossibile e invece è dura realtà. Tra arterie particolarmente trafficate, punti nodali e grandi zone nei quartieri, in certi punti di Roma l’illuminazione è un sogno ancora lontano. Si tratta forse di guasti, di momentanee interruzioni o di mancanze dell’amministrazione? La motivazione poco importa, il fatto, oltre a creare disagio, offre una grandissima agibilità ai piccoli gruppi criminali che, muovendosi al buio, rendono ancora più pericolosi questi luoghi. Ecco dunque alcuni luoghi attualmente senza illuminazione a Roma.
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I 7 luoghi totalmente al buio a Roma
# Molti punti del lungotevere sono spesso lasciati nelle tenebre

Cominciamo da una delle grandi strade: il Lungotevere. Sarebbe logico pensare a una combinazione tra sistema semaforico, distribuzione del traffico e adeguata illuminazione. Ebbene, non è così. Alcuni punti, come il tratto di fronte al Ministero della Difesa della Marina Militare o dopo Piazza Trilussa, sono completamente al buio. Ma perché? Si tratta forse di un guasto? Costa troppo illuminare proprio questi tratti? Quale che sia la motivazione, queste strade rimangono troppo tempo al buio e se gli incidenti non sono all’ordine del giorno, lo si deve alla paziente abitudine dei romani che conoscono bene queste zone.
# Stazione Termini: accendere più luce contro il crimine
Chiunque sa perfettamente che uno dei luoghi più pericolosi da evitare, in particolar modo la sera, è proprio la Stazione Termini. Senza voler denigrare alcuna categoria, la forte concentrazione di senzatetto e viandanti favorisce, purtroppo, la presenza di malintenzionati che, attirati dal gran numero di viaggiatori e turisti spesso disattenti, si confondono con coloro che hanno necessità. Il fatto che questo luogo sia un punto nodale e attrazione della criminalità, suggerisce la necessità di un controllo e di un’efficienza maggiori. Tuttavia questa cosa non solo non è garantita, ma anzi si favorisce la presenza dei criminali lasciando senza luce le zone circostanti la stazione. Si tratta di un metodo innovativo per favorire il crimine?
# Piazzale Aldo Moro: perché i lampioni restano spenti?

Un altro punto decisamente trafficato è Piazzale Aldo Moro, di fronte l’entrata principale dell‘Università La Sapienza. Nonostante sia logico pensare di dover offrire una buona visibilità in un punto in cui sia i pedoni sia le macchine sono presenti in tutte le ore della giornata: chiunque passi da questa zona nelle ore buie della giornata sa che deve prestare il doppio dell’attenzione proprio perché, nonostante ci siano, i lampioni rimangono spenti. Se da una parte è cosa buona che la gente sia responsabile e prudente, non sarebbe forse il caso di riattivare l’illuminazione in questo punto nevralgico?
# Sottovia Ignazio Guidi, punto di congiunzione fondamentale

Il sottovia Ignazio Guidi è un’opera stradale di grande importanza poiché collega via Nomentana, Porta Pia e Piazzale Flaminio, evitando che il traffico si concentri nelle vie principali della città. Ma nonostante sia fondamentale per la circolazione, anch’esso è al buio. Trattandosi di un sottopasso, a differenza delle altre zone elencate sinora, questo rimane spesso e volentieri al buio 24 ore su 24. Una follia! Non è raro, in questa zona, sentire i clacson esasperati di chi, nel mezzo della marcia incrocia qualcuno che, avendo dimenticato di accendere i fari, è quasi totalmente oscurato alle altre macchine in circolazione.
# Il Muro Torto, tra buio e curve strette una vera sfida per gli automobilisti

Viale del Muro Torto è una delle strade più belle e suggestive di Roma. Corre lungo il Muro Torto, da cui prende il nome, e passa all’interno di Villa Borghese, uscendo poi su Piazzale Flaminio. Un’altra via importante dunque, e anche questa è al buio. Sarà forse per preservare la natura di Villa Borghese dall’inquinamento luminoso? Questa ipotesi è senz’altro poco credibile, considerando che questo non la preserva da tutti gli altri tipi di inquinamento. Eppure questa strada presenta delle curve particolarmente strette che, per essere percorse in totale sicurezza, necessiterebbero della giusta visibilità!
# Santa Maria della Pietà, l’ex manicomio di Roma
Spostandoci invece sulle grandi zone, sappiamo che questa è particolarmente delicata per la compresenza di cinghiali e del campo rom. Chi abita a Roma Nord lo sa bene, la maggior parte delle volte questa zona è senza illuminazione. Certamente questo offre alla struttura che ospitava il manicomio, oggi sede del XIV Municipio, un’aura particolarmente tenebrosa e contemporaneamente affascinante. Ma la vita dei cittadini non può reggersi solo sulle suggestioni e in questa zona non sono rari gli incontri ravvicinati con i cinghiali la cui presenza, a causa del buio, non si nota se non all’ultimo. Senza parlare del rischio che si corre se, in questo luogo, girassero avventurosi borseggiatori. Sarà forse ora di occuparsi dell’efficienza dei nostri quartieri e delle relative zone problematiche?
# Via Andersen e altri quartieri periferici
Per concludere in bellezza, ci spostiamo nelle periferie e quella di via Andersen è solo un esempio. Questa strada, posta tra il Quartaccio e Montespaccato, collega due grandi zone della periferia romana a Nord della città e, oltre a essere spesso bagnata probabilmente a causa della continua rottura delle tubature, è quasi sempre al buio. È, purtroppo, comunemente riconosciuto il grande spaccio che avviene in questa zona e privarla dell’illuminazione certo non aiuta a estirpare questo male. Ma come via Andersen, ci sono tantissimi altri punti nelle periferie della città, da Nord a Sud, da Est ad Ovest, in cui l’amministrazione non è capace di offrire un welfare essenziale, e questa situazione non può essere tollerata a lungo.
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RAFFAELE PERGOLIZZI
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