Il progetto di riqualificazione era stato lanciato lo scorso anno e comprendeva non solo la sistemazione di Piazza dei Cinquecento, ma anche la zona della stazione.
La rivista ArtTribune propone un’interessante intervista fatta agli architetti che hanno realizzato il progetto vincitore.
Il NUOVO VOLTO di Piazza dei Cinquecento: parte la riqualificazione
# Il bando lanciato dalle FS Italiane
Lo scorso dicembre il gruppo delle FS italiane ha lanciato un bando, in collaborazione insieme a Roma Capitale e con il supporto tecnico dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, per realizzare un nuovissimo progetto che mira a riqualificare l’intera area della stazione Roma Termini e Piazza dei Cinquecento. Dei 49 progetti presentati, ne sono stati selezionati 5.
# Gli obiettivi del progetto
In testa alla classifica troviamo il progetto del team TVK SARL, IT’S srl, ARTELIA Italia spa, NET Engineering spa, Michela Rustici e Latitude Platform for Urban Research and Design. Per la sua realizzazione, si è posto come obiettivo “il trasformare l’area di Roma Termini in spazio di relazione, socialità, votata al green e alla valorizzazione del territorio, partendo dalle peculiarità storiche e geologiche del sito”. Si è cercato di pensare la piazza non solo come “La Piazza della stazione”, ma re-interpretarla nella “Piazza della città”
# La sfida di Piazza dei Cinquecento
Gli stessi finalisti sono consapevoli di quanto sia faticoso re-immaginare un’area così vasta come quella della piazza. I suoi 4 ettari di superficie potrebbero farla rientrare nella categoria dei luoghi pubblici più grandi tra le capitali europee. Tutto il progetto gira attorno a una visione della città “progressivamente senza auto private, in cui muoversi in modo leggero, dinamico e condiviso. La piazza e i bordi della stazione, in particolare via Giolitti e via Marsala, saranno liberati progressivamente dai flussi di auto accogliendo un nuovo suolo a prevalenza pedonale e ciclabile.”
# La piazza come VUOTO LIBERO
La struttura della nuova piazza sarà divisa in due parti, le quali andranno a rispondere a due esigenze ben precise: apertura di attività civiche e culturali e, allo stesso tempo, ritrovare il contatto con la natura attraverso un grazioso giardino alberato.
“La piazza è pensata per essere un vuoto disponibile ad essere usato e vissuto in modo libero. Per accogliere grandi eventi, manifestazioni, il vissuto quotidiano e tutte quelle che sono le espressioni della vita civica.”
Gli architetti hanno inserito nel loro progetto anche modi innovativi per generare energia pulita utilizzando il movimento delle persone come fonte principale.
SELENE MANGIAROTTI
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.