Si chiama “Città Giardino Aniene” e si trova nel quartiere Montesacro zona Nord-Est di Roma. E’ diverso dal resto della città e si affaccia su una riserva naturale che si estende per 650 ettari lungo il corso urbano del fiume Aniene, dal GRA fino alla confluenza con il fiume Tevere.
La più significativa “CITTÀ GIARDINO” urbana d’Italia
La città giardino Aniene, oggi parte del quartiere di Montesacro, si trova nella zona Nord-Est di Roma, su un’altura lungo la via Nomentana, in prossimità della confluenza del fiume Aniene con il Tevere. Come nel quartiere della Garbatella, lo stile architettonico prevalente è il “barocchetto”, che consiste nella rielaborazione di elementi dell’architettura minore romana tra il ‘500 ed il ‘700. E’ lo stesso Touring Club Italiano a proporre una passeggiata in quello che rimane della più significativa esperienza italiana di “Città Giardino”.
# Dopo la prima guerra mondiale nasce la Garden City
Via Cimone 145 – Arch. R. MarinoCittà Giardino a Roma nasce dopo la prima guerra mondiale quando nella capitale emerge il problema abitativo e tornano alla ribalta le ipotesi di decentramento edilizio a bassa densità abitativa in aree esterne al Piano Regolatore del 1909, dove i terreni hanno costi inferiori, pur mantenendo la possibilità di facili collegamenti con la città.
A lanciare per primo l’idea delle “Città Giardino” è Ebenezer Howard, urbanista inglese nato a Londra nel 1850. Le sue teorie urbanistiche si diffondono anche in Italia dove si cercavano soluzioni per decongestionare le grandi città decentrando la popolazione in città satelliti immerse nel verde e autosufficienti. La sua Garden City doveva essere costituita da un parco centrale attorno al quale si sarebbero sviluppate le aree residenziali a bassa densità servite da ampi viali puliti e una cinta ferroviaria che chiudeva l’intera città.
# La Città Giardino di Roma al confine con il grande parco
La nascita di “Città Giardino Aniene” a Roma parte nel 1920, su progetto dell’architetto Gustavo Giovannoni, come iniziativa destinata al ceto medio dei dipendenti pubblici ed ai professionisti. Il punto di partenza per la visita è piazza Sempione, “centro direzionale” del quartiere che secondo il progetto originario raccoglieva i servizi per i cittadini come uffici comunali, scuola, chiesa, cinema-teatro, ufficio postale, farmacia con annesso ambulatorio e negozi. La “Chiesa degli Angeli Custodi”, che si trova in Piazza Sempione sopra a una scalinata, progettata dallo stesso Giovannoni e costruita fra il 1922 e il 1925, in asse con corso Sempione, Ponte Tazio e via Nomentana, prende il nome dall’antica chiesa dei Santi Angeli Custodi in via del Tritone non più presente.
# I due ponti, quello nuovo e quello vecchio
Il ponte sul fiume Aniene, realizzato nel 1922, doveva rappresentare, per chi veniva dal centro di Roma, l’ingresso principale al quartiere. Da questo ponte si può vedere quel che resta di un antico ponte fortificato ovvero del Ponte Nomentano che è oggi zona pedonale e via di accesso all’immenso Parco dell’Aniene. Affettuosamente chiamato “Ponte Vecchio” dagli abitanti del quartiere, fu costruito in età repubblicana e insieme a Ponte Milvio e a Ponte Salario era uno dei ponti extraurbani più importanti della città.
# Giardini, villini e tracciati curvilinei
Costeggiando il giardino pubblico e percorrendo via Maiella si arriva a piazza Menenio Agrippa, ancora oggi piazza del mercato dove quotidianamente si ritrovano fruttivendoli, macellai, pescivendoli, fiorai e formaggiai con i loro prodotti quasi tutti a chilometro zero. La strada sulla destra che fiancheggia il giardino è la vecchia via Nomentana, da cui inizia l’anello viario costituito da viale Gottardo e via Cimone costeggiate di villini. Tra le numerose palazzine degli anni ’50 e ’60 si possono ancora apprezzare un cospicuo numero di villini ben conservati nella loro originaria configurazione, progettati da famosi ingegneri e architetti dell’epoca. Il disegno dell’impianto stradale è contraddistinto da tracciati prevalentemente curvilinei, irregolari, quasi mai perpendicolari tra loro nel rispetto della morfologia del territorio. Nel progetto di “Città Giardino Aniene” grande importanza viene data all’alberatura che ombreggia i viali principali e le piazze, ai giardini pubblici che custodiscono reperti archeologici ed agli stessi spazi privati dei giardini.
# La Riserva Naturale Valle dell’Aniene
Tutta la Città Giardino Aniene inoltre affaccia sulle anse del fiume Aniene e su quella che è ormai diventata la Riserva Naturale Valle dell’Aniene. Il territorio della riserva si estende dai Prati Fiscali alla Longarina ai margini di quartieri come Città Giardino, Monte Sacro, San Basilio, Pietralata. Seguendo le anse del fiume s’incontrano angoli di natura sorprendenti, frequentati da una piccola e interessante fauna che comprende tra gli altri il martin pescatore, il granchio d’acqua dolce, l’airone cenerino.
Oggi dell’originaria Città Giardino rimane una piccola parte chiusa in un’ansa del fiume Aniene fra Via Montesacro, Viale Gottardo e Via Cimone mentre intorno, dagli anni ’50 in poi, si è andata intensificando la densità abitativa in abitazioni di tipo palazzine che hanno in parte mutato l’originaria bellezza del quartiere.
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FRANCESCA SPINOLA
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