Dal Tulipark, all’Orto Botanico, passando per il Roseto Comunale e alcune vie di Roma, il periodo della fioritura nella capitale è un tripudio di colori da non perdere.
Tulipani, rose, ciliegi in fiore, sono pronti a farsi ammirare in quanto attrattiva all’aria aperta. Di seguito alcune destinazioni top a Roma per gli amanti dei fiori.
La PRIMAVERA a ROMA: TULIPARK, roseti e ciliegi giapponesi
# i TULIPANI al Tulipark
Forse la Primavera si sta facendo attendere, ma non il tripudio di 360.000 tulipani coltivati e pronti da raccogliere al TULIPARK di Via Gordiani, nel quartiere Prenestino. Inaugurato nel 2018 e rimasto chiuso nel 2019 causa Covid, in occasione della festa del papà, lo scorso 19 Marzo, sono stati riaperti al pubblico gli oltre 16.000 metri quadri di terreno coltivati a filari di tulipani. Con il sistema U-pick, cogli tu, dopo una rapida spiegazione sul come fare, ognuno può scegliere personalmente i tulipani per il proprio mazzo. Il Pretty woman, è di un frivolo rosso ciliega, il Rococo ha dei riccioli spettinati, il Dowgones è ordinatamente giallo e rosso, il Queen of night è sorprendentemente nero, poi c’è il Queensland, il Carola, il Menton. Sono i nomi di alcune delle oltre 100 varietà di tulipani pronti per essere colti al Tulipark di Roma.
# Le FIORITURE al Museo Orto Botanico
Situato alle pendici del Gianicolo, un altro luogo per amanti dei fiori e delle piante è il Museo Orto Botanico di Roma, dell’Università degli Studi di Roma la Sapienza.Si estende su una superficie di circa 12 ettari nel cuore del tessuto urbano della città, fra Via della Lungara e il Colle del Gianicolo, occupando parte dell’area archeologica denominata Horti Getae costituita, in antico, dalle terme di Settimio Severo. E’ un vero e proprio patrimonio urbano a tutela della conservazione della biodiversità con all’interno anche una casa delle farfalle dal suggestivo nome Butterfly Even.
Questo Orto ha origini molto lontane che risalgono all’undicesimo secolo, anche se solo nel 1660 all’Università venne assegnato un terreno per crearvi l’Orto Botanico universitario. La sua sistemazione definitiva, nella attuale sede di Villa Corsini “alla Lungara” risale invece a poco più di un secolo fa. Oggi accoglie 3.500 specie di piante alcune delle quali antichissime. In questa stagione permette di ammirare le fioriture primaverili ed in particolare la splendida fioritura dei ciliegi hanami.
#Le ROSE del Roseto Comunale
Con 340 nuove piante aggiunte di recente Il Roseto Comunale è il luogo per gli amanti del fiore per eccellenza, la rosa. Non grande nelle dimensioni, si trova in una location spettacolare, sulle pendici dell’Aventino. Di fronte si aprono alla vista del visitatore i resti del Palatino, appena sopra il Circo Massimo, il campanile di S. Maria in Cosmedin, la cupola della Sinagoga, il Vittoriano e la vista spazia fino ad arrivare all’osservatorio di Monte Mario. Il Roseto ospita circa 1.100 specie di rose provenienti da tutto il mondo, persino dalla Cina e dalla Mongolia. Fra le più curiose, la Rosa Chinensis Virdiflora, dai petali di color verde, la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore con il passare dei giorni e la Rosa Foetida, una rosa sorprendentemente maleodorante. Fin dal III sec. a.c. il luogo in cui sorge il roseto era dedicato ai fiori. Tacito, negli Annales, parla di un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti, i floralia, si svolgevano in primavera nel Circo Massimo. Ricoperto di orti e vigne fino a tutto il XVI sec., divenne, nel 1645, l’Orto degli Ebrei poi imase incolto fino al 1950, quando divenne sede del nuovo roseto comunale.
#I CILIEGI Giapponesi
Roma è una delle città migliori in Italia dove poter assistere allo spettacolo primaverile della fioritura dei ciliegi. Il luogo più conosciuto dai romani, e non solo, per assistere alla fioritura dei Sakura, il ciliegio giapponese, è sicuramente il Parco Lago dell’EUR. Sono 150 i ciliegi giapponesi donati nel 1959, dell’allora primo ministro Nobusuke Kishi, durante la visita ufficiale a Roma, da parte della città di Tokyo. Sono tante le persone che in primavera si radunano qui per passeggiare o fare pic-nic sotto questi splendidi alberi.
Ci sono poi i sakura di via Panama nel quartiere Parioli, tra Via Salaria e Villa Ada, strada che, tra il 1942 e il 1945, si chiamavaVia Giappone. Nei primi anni venti, l’imperatore del Giappone Hirohito compì un viaggio in Europa, visitando anche l’Italia. In particolare, arrivato a Roma, donò alla città dei ciliegi giapponesi che vennero piantati in quella che, per l’occasione, fu chiamata Via del Giappone. Oggi, a causa dell’inquinamento, purtroppo, solo una minima parte dei ciliegi ha resistito al tempo ma la loro fioritura può essere ancora ammirata.
Altro luogo amato dai romani che desiderano scoprire il fascino dei ciliegi in fiore è l’Istituto giapponese di cultura. All’interno del giardino, realizzato dall’architetto Ken Nakajima, sono presenti oltre ad alberi tipici dell’area mediterranea anche dei ciliegi giapponesi. Sebbene sia piccolo il giardino ha tutto quello che un giardino giapponese dovrebbe avere: un laghetto, la cascata, piccole isole, un ponticello e un toro, ovvero la tradizionale lampada in pietra.
Continua la lettura con: Il quartiere delle fiabe di Roma
FRANCESCA SPINOLA
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social
Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo#Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest#Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila#KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico#BuenosAires #Singapore
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.