Riapre quella che doveva essere la sfarzosa residenza di Nerone, che cadde vittima dell’odio nei suoi confronti.
Riapre la DOMUS AUREA: la straordinaria reggia di NERONE
# La Domus Aurea riapre RINNOVATA
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Dal 23 giugno, la Domus Aurea, voluta da Nerone, ha riaperto i battenti, con un nuovo ingresso, opera dell’archistar Stefano Boeri.
I sensi le faranno da padrone, anche come “rilancio” della fruizione artistica, con luce, ombre e calore, oltre che musica in tempo reale, a suggello del legame tra passato e futuro, simboleggiato anche dal nuovo ingresso.
# Un po’ di storia della Domus Aurea
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Dopo l’incendio del 64 d.C. (che alcuni gli imputarono), Nerone decise di costruire una struttura che doveva fargli da residenza, il cui sfarzo doveva restare nei secoli. Così non è stato; l’odio per Nerone fece sì che la Domus Aurea (che si sviluppava su due colli di Roma, Palatino ed Oppio, aveva un lago artificiale e diverse soluzioni architettoniche molto innovative) venisse distrutta ed in parte riempita di terra, così da fornire fondamenta e materiali per altre costruzioni.
Curiosamente, fu proprio questa decisione (che ha reso visitabili solo i resti sul colle Oppio) a rendere il luogo affascinante, soprattutto ad alcuni pittori del XV secolo, tra i quali Pinturicchio e Raffaello, che presero a calarsi in quelle che ormai erano diventate grotte e che ospitavano i resti della Domus Aurea. Fu proprio il geniale pittore urbinate a “riprendere” le decorazioni che aveva visto nei resti della Domus Aurea e ad incorporarle in uno stile proprio.
# I percorsi interattivi per visitare la Domus Aurea
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Probabilmente, la riapertura della Domus Aurea servirà anche a sperimentare gli strumenti interattivi più efficaci a corredo dell’esperienza dei visitatori. Si tratta certamente di un ottimo punto di (ri)partenza per il turismo in Italia.
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ANTONIO ENRICO BUONOCORE
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