Secondo gli esperti della rivista internazionale di architettura Artribune presto Castel Sant’Angelo avrà un nuovo volto grazie a due progetti di cui uno avrà per protagonista il Tevere e l’altro il sottosuolo. Stiamo parlando della progettazione della tratta centrale T2 della metropolitana di Roma Linea C che interesserà la zona di Castel Sant’Angelo e del progetto per la navigabilità del Tevere.
Una nuova TRASFORMAZIONE per Castel Sant’Angelo: stazione fluviale e metropolitana
Da monumento funerario ad avamposto fortificato, da oscuro e terribile carcere a splendida dimora rinascimentale che vede attivo tra le sue mura Michelangelo, da prigione risorgimentale a museo, Castel Sant’Angelo incarna nelle sue possenti mura, nel fasto delle sue sale affrescate, le vicende della Città Eterna dove passato e presente appaiono indissolubilmente legati. Oggi sta per compiersi intorno al Castello di Roma un’altra trasformazione.
Il progetto di navigazione del Tevere fino a Fiumicino
Fra i tanti progetti per migliorare Roma e la sua circolazione si parla da anni di navigazione del Tevere. Un sogno che molti romani custodiscono da tempo quello di vedere bateau mouche e traghetti solcare le acque del biondo Tevere su e giù per tutto il giorno sbarcando passeggeri e alleggerendo il traffico in strada. Questa volta un progetto vero sembra esserci, o meglio sembrano esserci i finanziamenti, cosa ben più importante in vista della reale fattibilità. Il progetto di navigabilità del fiume Tevere da Castel Giubileo al porto turistico di Fiumicino, promosso dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sarà finanziato con fondi europei del programma Next Generation EU tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato oggi dal Premier Mario Draghi e prevede alcuni interventi infrastrutturali per la navigazione e l’attracco oltre che un servizio di trasporto pubblico con battelli ibridi.
Castel Sant’Angelo: ministazione fluviale con sistemi elevatori
I nuovi approdi costituiranno delle mini stazioni fluviali che si inseriranno perfettamente nel contesto urbano integrandosi nella rete di trasporto pubblico locale e fornendo servizi annessi come punti ristoro, info-point turistici, toilet, wi-fi e rastrelliere per le bici. Inoltre dovranno connettere quote diverse con un ridisegno puntuale dei muraglioni del castello e prevedere sistemi elevatori di collegamento tra il piano banchina e la strada, migliorando definitivamente l’accessibilità alle banchine per bici, carrozzine e portatori di handicap. Oggi l’accesso alle banchine avviene attraverso rampe ripide e strette in corrispondenza dei ponti, pertanto gli ascensori di collegamento rappresentano un importante fattore di potenziamento della fruibilità pedonale delle sponde in funzione sia della navigazione sia di eventi culturali e sportivi.
La nuova stazione di San Pietro della metropolitana
Inoltre c’è il progetto di una tratta centrale, la T2 della metropolitana di Roma Linea C da Piazza Venezia a Clodio/Mazzini, che prevede la costruzione della nuova stazione San Pietro a ridosso dei giardini di Castel Sant’Angelo. Entrambi questi progetti coinvolgono direttamente Castel Sant’Angelo e costituiscono un’occasione unica per contribuire a rivitalizzare il rapporto perduto città-fiume, causato dalla costruzione dei muraglioni dopo l’unità d’Italia.
La storia del Castello
Edificato intorno al 123 d.C. come sepolcro per l’imperatore Adriano e la sua famiglia, Castel Sant’Angelo ha un destino atipico nel panorama storico e artistico di Roma. Mentre tutti gli altri monumenti di epoca romana vengono travolti, ridotti a rovine o a cave di materiali di spoglio da riciclare in nuovi, moderni edifici, il Castello, attraverso una serie ininterrotta di sviluppi e trasformazioni che sembrano scivolare l’una nell’altra senza soluzione di continuità, accompagna per quasi duemila anni le sorti e la storia di Roma e forse, nel breve futuro, con questi nuovi progetti continuerà a farlo.
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FRANCESCA SPINOLA
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