L’estate è ufficialmente andata in soffitta. Ma c’è qualcosa che delle vacanze ci resta: i ricordi, le esperienze e ciò che abbiamo imparato dal contatto con culture diverse dalla nostra. Per chiudere in bellezza la fine della bella stagione ecco una lista di 10 modelli sociali appresi in vacanza che sarebbe utile importare a Milano.
10 MODELLI SOCIALI APPRESI IN VACANZA DA IMPORTARE A MILANO
#1 La trattazione dei prezzi dei mercati turchi
Ad ogni elezione speriamo sempre che il nuovo sindaco sia capace di confrontarsi con Roma a schiena dritta. Un sindaco che impersoni alla grande gli interessi dei milanesi e che sia prima sindaco e poi espressione di un partito. Per farla breve ci piacerebbe un sindaco che trattasse con il governo di Roma come i venditori dei mercati turchi, continuando a giocare al rialzo senza mollare mai.
#2 Il senso del museo inglese
I musei in Inghilterra non sono delle costruzioni: sono una filosofia di vita. Entri, spesso senza neanche dover pagare un biglietti, e ti ritrovi in una magnificenza che esprime dignità in ogni dettaglio, compresi i commessi che sembrano al servizio del re. Non sempre i musei milanesi riescono ad essere a questa altezza, purtroppo.
#3 Le spiagge libere e l’uso del bene comune in Francia
Per capire la diversa mentalità di italiani e francesi rispetto alla “cosa pubblica”, basta confrontare le spiagge della Liguria e quelle della Costa Azzurra, dall’altra parte della frontiera. In Liguria sono quasi tutte spiagge a pagamento mentre quelle pubbliche sono dei fazzoletti ritagliati in zone scomodissime. In Costa Azzurra, come a Nizza, Juan Les Pins o St. Tropez le spiagge private sono ovunque, spesso nelle zone migliori. Mentre quelle a pagamento cercano di strappare clienti grazie a servizi extrachic.
#4 Il fatto di non lamentarsi
Di ritorno da qualunque viaggio all’estero la prima cosa che si nota è la lamentela degli italiani mentre aspettano l’arrivo dei bagagli. All’estero chi si lamenta viene giudicato in modo pessimo, da noi si sente un sex symbol.
#5 Gli abitanti di Ibiza perché dicono che non c’è abbastanza casino
Le città italiane si intristiscono sempre di più, specie nelle ore serali. A Milano comitati di quartiere, famiglie, inquilini vari sono in perenne lotta contro i decibel.
#6 Il senso di risparmio dei liguri
Spezziamo una lancia a favore dei bistrattati cugini della Liguria. In epoca di austerity è giusto risparmiare di più, belìn.
#7 I prezzi onesti negli aperitivi
Andare via da Milano significa riscoprire il gusto delle bevande alcoliche. A Milano spesso i cocktail sono fatti al 95% da ghiaccio e acqua. Quello che dà capogiro non è l’alcol, è il prezzo.
#8 La gratuità dei servizi
Ormai si paga per qualunque cosa. Specie per i servizi della pubblica amministrazione. Si celebra sempre come modello la nostra sanità, in realtà è rimasta l’unica cosa (quasi) gratuita della pubblica amministrazione. Basta fare un documento qualsiasi, che altrove si scarica su internet, per dover pagare bolli o tasse varie.
#9 La sacralità delle piste ciclabili
In qualunque città del centro – nord Europa si scopre che le strade sono fatte per le biciclette. Chi va in bici si sente posseduto da una missione e non tollera che auto o pedone si possa mettere davanti alle sue ruote.
#10 Il rispetto e la gentilezza
Da Favignana a Capo Nord il milanese scopre che la gente sorride. Ci meravigliamo, tutti si mostrano simpatici, se chiediamo qualcosa a qualcuno quel qualcuno ci sorride e ci risponde. Non è ovunque così ma la sensazione che abbiamo perso un po’ di educazione e di rispetto reciproco è molto forte.