21 fatti sui tram di Milano che non sapevi

Sono uno dei simboli di Milano. E presentano curiosità e caratteristiche che li rendono unici al mondo.

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Sono uno dei simboli di Milano. E presentano curiosità e caratteristiche che li rendono unici al mondo. Foto cover: @atm_milano IG

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21 fatti sui tram di Milano che non sapevi

1. I primi tram erano trainati da cavalli. Alla fine dell’Ottocento a Milano non c’erano ancora i tram come li intendiamo oggi: le strade erano percorse dagli omnibus, carrozze simili a quelle del Far West americano, trainate da due o quattro cavalli, capaci di trasportare una decina di persone per viaggio. 

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2. La prima linea tranviaria milanese portava a Monza. Venne inaugurata l’8 luglio 1876 con il capolinea all’inizio dell’attuale corso Buenos Airesper un percorso complessivo di circa 13 chilometri. L’anno successivo, il 24 giugno 1877, si inaugurò la seconda linea: la Milano-Saronno, con capolinea all’Arco della Pace.

3. Il primo tram d’Italia fu il “Gamb de Legn”. Dopo vari esperimenti, nel 1890 vennero realizzati i “Gamba de legn”, carrozze che percorrevano le linee interurbane grazie a piccole locomotive a vapore. E’ il primo tram a vapore di Milano e d’Italia, e resterà in funzione sulla linea Milano Magenta per 80 anni, fino al 1957. Prese questo soprannome perché con il suo andare lento e zoppicante sembrava avesse una gamba di legno e il suo incedere produceva il tipico “To-Toc To-Toc”. Il Gamba de Legn aveva anche un altro soprannome: veniva chiamato anche s’gich o s’giccherlìn che in dialetto dava proprio l’idea onomatopeica di un qualcosa che si muove traballando.

Milano-GambaDeLegn
Milano-GambaDeLegn

4. Un tempo sui binari giravano le “foche”. Le “foche barbise”, come poi le soprannominarono i milanesi, erano dei tram speciali che, a partire dal 1908, pulivano le strade della città. I loro getti d’acqua ricordavano agli abitanti i baffi di un tricheco: da qui l’insolito soprannome.

curiosità mezzi pubblici5. L’ultimo viaggio sulla “Gioconda”. Nel 1895, con l’inaugurazione del Cimitero Maggiore, nacque il bisogno di trasportare le salme dalla città a Musocco. La soluzione fu il tram funebre, con vetture nere e finestrini in vetro smerigliato, soprannominato dai milanesi “La Gioconda”.

curiosità mezzi pubblici6. Per 20 anni hanno circolato a Milano anche tram a due piani. Londra ha il bus ha due piani… e a Milano c’era il tram a due piani. Circolarono per la città meneghina tra il 1900 e il 1919 e accompagnavano i pendolari della linea Milano-Monza. Non solo erano a due piani: in estate il secondo piano diventava “panoramico”.

curiosità mezzi pubblici7. “Vietato sputare”. Su alcuni tram si legge ancora questo avviso: “Vietato sputare”. Agli inizi del XX secolo, questa cattiva abitudine era davvero un problema: per fortuna oggi questi sono solo dei curiosi cartelli, più che dei veri e propri divieti.

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8. Il tram più antico del mondo è a Milano. La linea tramviaria di Milano è composta da diciassette linee urbane. La serie più antica ancora in circolo a Milano e nel mondo è il “tram tipo 1928”, 502 tram costruiti tra il 1928 e il 1932, di cui 150 solcano ancora le vie centrali della città. Oggi la linea 1 ospita questi mezzi di trasporto, colorati con i caratteristici giallo e panna, con strutture interne in legno, forme spigolose e una cabina sollevata da terra, accessibile solo tramite tre gradini.

Credits ufficio stampa Atm – tram Milano1928 o Carrelli

9. La sauna sul tram. A Milano il tram non è solo un mezzo di trasporto. Esistono anche dei mezzi utilizzati per altri fini. Alle Terme di Porta Romana in piazza Medaglie d’Oro si può usarlo per fare una sauna. Si tratta anche della prima bio-sauna al mondo. Il modello di tram è sempre lo storico Carrelli, nato sul finire degli anni 20 del ‘900.

Tram sauna

10. A cena sul tram. Non solo sauna. La notte circola ATMosfera, un tram ristorante sempre sold out. I due tram di ATMosfera, gli storici Carrelli riadattati, sono i primi ristoranti itineranti d’Italia, entrambi con 24 posti a sedere. Si può scegliere tra una cena di gusto o un brunch, con tre menu differenti: carne, pesce e vegetariano. La partenza è davanti al Castello Sforzesco e l’esperienza dura circa due ore e mezza, durante le quali si possono ammirare i luoghi e i monumenti più iconici di Milano.

11. Il tram trasformato in bar. Tranvai è un bar ricavato da un tram degli anni Venti. Numero di matricola 1522, dotato di un grande dehor dove poter fermarsi per pause pranzo, merende e aperitivi. Terminata la sua ultima corsa nel 1995 è stato acquistato dall’Atm e trasformato in luogo di convivialità. Si trova portato lungo il Naviglio della Martesana, vicino al Parco di Cassina de’ Pomm, all’incrocio con via Tirano e via Gianfranco Zuretti 63.

Credits saragregorio97 IG – Tranvai

12. A teatro sul tram. Gli storici “Carrelli” vengono utilizzati anche per raccontare la storia di Milano in modo creativo. Uno di questi è Dramatram, una visita teatrale a bordo di un tram storico dove i protagonisti sono rimasti intrappolati nel passato. Mentre la città che passa fuori dai finestrini diventa la scenografia, un gruppo di attori utilizza il tram come palcoscenico da cui raccontarne la sua storia.

Credits stemel_ IG – Dramatrà

13. La triste sorte dell’erede del “ventotto”. Fu realizzato a fine degli anni ’80 del Novecento: il tram ATM 5001 a cassa singola, conosciuto come anche Socimino perché prodotto dall’azienda milanese Socimini, fu tra i primi prototipi al mondo di tram a pianale interamente ribassato. Avrebbe dovuto essere l’erede delle vetture storiche “ventotto” ma è stato testato nel 1989 sulla rete tranviaria di Milano, senza però mai entrare ufficialmente in servizio. Il pianale è stato però usato come base per i tram serie 9000 usati sulle rete di Roma, prodotti nelle fabbrica di Binasco, che ancora circolano su alcune linee tranviarie della capitale.

Credits tranvieri di Milano – Socimino 1989

14. L’anello al capolinea. I tram in servizio sulla rete di Milano sono ancora oggi monodirezionali. Sono stati acquistati così perché la vetusta rete tranviaria milanese presenta capolinea con l’anello che consente l’inversione di marcia, una sorta di “cappio” che percorso per intero fa ritornare il mezzo indietro per dirigersi al capolinea opposto. Lo si può vedere ad esempio in Piazzale Negrelli dove arriva la linea 2, al Vigentino con la linea 24 o nel piazzale Axum a San Siro con la linea 16.

15. Il tram dehor. In via Stoppani 15 all’esterno del Consorzio Stoppani si trova un tram dehor, che replica le fattezze del tram storico 28 . Senza ruote e finestrini ma con sedie e tavoli dove sedersi a gustare uno dei piatti della tradizione italiana, in compagnia di Leonardo di Caprio o Beyonce. Proprio così. Per rendere ancora più bizzarro questo dehor sono state posizionate delle sagome raffiguranti alcuni personaggi “in attesa dell’ordinazione”.

16. Il tram che si crede una metro. Un’eccezione per il sistema tranviario di Milano: il tram che viaggia in sotterranea. Il tram 7 percorre 17 fermate, da Piazzale Lagosta a Precotto, e corre in superficie come tutte le altre linee tranviarie della città. Ad eccezione di un breve tratto in sotterranea: dalla fermata di Largo Mattei, nel quartiere Bicocca, i mezzi su rotaia iniziano una discesa che li porta a infilarsi sotto i binari ferroviari che arrivano dalle stazioni di Porta Garibaldi Fs e Centrale.

@combat tram YT – Tram 7 in sotterranea
@combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

17. Il tram milanese disperso nei boschi della Liguria. Immersi nella vegetazione sopra Rapallo, tra edera e rovi, si nascondono due tram e due bus abbandonati. Si tratta di due motrici tranviarie interurbane milanesi (n. 111 e 112) nonché due autobus, uno urbano, FIAT 411, sempre di provenienza milanese, e uno genovese, il vecchio 62 XX dell’azienda AMT. La loro presenza nel bosco ligure è dovuta al tentativo di una coppia ligure di aprire a inizio anni ’90 un locale con il nome di Capolinea. Il locale ebbe fortuna ma solo nei primi anni. Poi fu chiuso lasciando arrugginire nel bosco le carcasse di tram e autobus. 

Leggi anche: Che ci fanno TRAM e BUS milanesi in mezzo a un BOSCO della Liguria?

credits: foto Davide Calloni – ascosilasciti.com
credits: foto Davide Calloni – ascosilasciti.com

18. A Milano il tram è maschile ma l’autobus è femminile. Ci sono il 23 e il 12 ma poi ci sono la 60, la 62, la 90 e la 91. A Milano il tram è identificato al maschile mentre gli autobus sono al femminile. Questo perché i tram sono sempre stati contraddistinti dai numeri, mentre gli autobus fino al 1969 erano identificate da lettere.

19. L’unico tram di Milano senza passeggeri. Da ottobre a marzo il “tram sabbiera” sparge sabbia sulle rotaie di tutte le linee di tram milanesi per evitare le perdite di attrito ruota-rotaia.

Credits ufficio stampa Atm – sabbiera deposito messina

20. Il tram di Milano sulle strade della California. I tram di Milano si possono trovare anche all’estero. Il più iconico è certamente il 28 che circola sulle strade di San Francisco. L’Azienda di Trasporti di Milano decise di donarne dieci alla San Francisco Market Street Railway e ancora oggi svolgono la loro normale attività di linea. Ma non è l’unico caso: Melbourne, Madrid, Bruxelles, Iowa, Mount Pleasant, San Josè e Francoforte sono le fermate raggiunte dai tram meneghini. Senza contare città più vicine, come Cologno Monzese, Vigevano e Pavia.

San Francisco – @Jaeyoung1962
IG

21. Milano è una delle città del mondo con la rete di tram più estesa. Se la rete metropolitana Milano si piazza al 50esimo posto a livello mondiale come estensione, la sua rete tranviaria è invece una delle più lunghe in assoluto. Con le sue 17 linee supera i 180 km di tracciato con 17 linee, ponendo Milano al quinto posto al mondo. 

Continua la lettura con: 21 fatti su Lambrate che non conoscevi

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

2 COMMENTI

  1. Due note storiche.
    Il primo novembre 1893 fu inaugurata una tranvia elettrica allestita dalla società Edison che collegava l’Arco del Sempione a piazza del Duomo, poi numerata 1. Da 130 anni il percorso della linea 1, che è stato modificato più volte nel suo insieme, nella tratta più antica è rimasto immutato, segnatamente tra piazza Sempione e largo Cairoli, e tutto sommato raggiunge ancora il Duomo (ma fino agli anni ’50 mantenne il percorso originale anche in via Dante). Inoltre da quando esistono il servizio è sempre stato operato con le elettromotrici k35 o Peter Witt, questi i nomi tecnici delle cosiddette “carrelli” – prima i tram erano tutti a due assi- o “1928” anche se in quell’anno circolarono solo prototipi.
    Nella notte tra il 2 e 3 agosto1926 fu cambiato il senso della circolazione stradale da sinistra a destra e ovviamente questo riguardò anche i tram. Si nota molto bene in molte foto che a volte però, ignorando il fatto, vengono pubblicate all’inverso!
    Fonti: Tram e tramvie a Milano, di Giovanni Cornolò e Giuseppe Severi, edito da ATM nel 1987

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