A rischio 80 chilometri di ciclabili a Milano?

La riforma del codice della strada: ciclabili più sicure oppure norme anti bici?

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Si sta dibattendo sul nuovo Codice della Strada. Una delle norme contenute potrebbe modificare radicalmente le strategie del Comune di Milano. Si tratta di una norma per aumentare la sicurezza oppure per penalizzare l’uso della bici?

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A rischio 80 chilometri di ciclabili a Milano?

# Stop alle ciclabili solo disegnate: più economiche ma più pericolose

Credits: ilgazzettinometropolitano.it
pista ciclabile Milano

Ottanta chilometri di corsie ciclabili di Milano potrebbero essere a rischio. Se il nuovo Codice della strada venisse approvato, i progetti realizzati e numerosi di quelli in corso potrebbero essere rivisti. La riforma potrebbe mettere al bando le bike lane, ossia i percorsi per le biciclette che i Comuni, come Milano, realizzano con una semplice tracciatura sull’asfalto. In questo modo la ciclabile risulta separata dal resto della carreggiata solo dalla segnaletica orizzontale. Il vantaggio è che sono più economiche da realizzare, basta una semplice tracciatura, il problema è che risultano assai più pericolose, perché niente difende chi va in bicicletta dalle automobili che scorrono sulla stessa carreggiata. 

# Stop alle bici nelle corsie preferenziali degli autobus

Rendering preferenziale 90-91

Il testo della riforma del Codice è già stato approvato dalla Camera e verrà dunque discusso al Senato per diventare legge. Il punto controverso è l’eliminazione nell’articolo 8, in materia di corsie ciclabili, della tracciatura bianca continua o discontinua, cancellando così la possibilità di disegnare le ciclabili sull’asfalto. Non è l’unico punto dibattutto dagli urban biker: sarà abrogata anche la norma che consente alle bici di circolare nelle corsie riservate ai mezzi pubblici.

 
Se il nuovo Codice della strada sarà approvato così come è attualmente formulato, le bike lane potrebbero non essere più a norma. Non solo: significherà rivedere i progetti che Palazzo Marino ha nel cassetto. Si dovrebbe sostituire le strisce sull’asfalto con altro tipo di segnaletica, con dei cartelli stradali o con dei cordoli. 
A Milano le corsie tratteggiate sull’asfalto sono circa 80 chilometri: da viale Monza a via Lampugnano, via Novara, via Melchiorre Gioia, via Padova, viale Tunisia fino alla più recente ciclabile dei Navigli, che sta per essere conclusa. Rappresentano circa un terzo del totale dei percorsi ciclabili che oggi sono 328 chilometri, di cui quasi cento piste ciclabili, 80 corsie e la parte rimanente sono strade urbane condivise con pedoni o veicoli.

# «Ancor più grave se venisse confermata la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile»

Credits Urbanfile – Ciclabile VenTo Milano

La riforma del Codice — spiega Andrea Colombo, esperto legale di sicurezza stradale che lavora con le associazioni dei familiari delle vittime della strada — mette pesantemente a rischio le corsie ciclabili, prevedendo che un futuro regolamento del ministro dei trasporti, contro ogni autonomia locale, da Roma deciderà se, come e dove i Comuni possono o meno realizzarle. Questa stretta è motivata da presunte finalità di sicurezza, ma i dati reali sia europei che italiani, come ad esempio quelli di Bologna, dicono che le bike lanes fanno aumentare i flussi di bici senza nessun incremento di incidenti».

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Secondo Enrico Bonizzoli, esperto di sicurezza stradale, le corsie ciclabili andrebbero riformate, ma le modifiche previste dal nuovo Codice sono peggiorative: «Il decreto legge 34 del 2020 aveva introdotto la definizione di corsia ciclabile, mai peraltro normata, in molti le hanno realizzate, ognuno secondo il proprio metro di giudizio non essendo mai stato fatto un decreto attuativo. Con la proposta di modifica al Codice della strada, a mio avviso si peggiora ulteriormente la questione in quanto viene eliminata la linea tratteggiata o continua. Ancor più grave se venisse confermata la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile, già di per sé pericolosissima e da abrogare, ma ancor più pericoloso se venisse eliminata la delimitazione della stessa».
 
 

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