Atm taglia le corse, Trenord le fermate: è la fine del mito dei mezzi pubblici lombardi?

Gli unici ad essere colpiti sono sempre e solo gli utenti del trasporto pubblico. Siamo a punto di non ritorno?

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Credits anermix IG - Ritardi Trenord

I motivi sono diversi, ma soluzione scelta è la stessa. Gli unici ad essere colpiti, come sempre, sono gli utenti del trasporto pubblico. 

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Atm taglia le corse, Trenord le fermate: è la fine del mito dei mezzi pubblici lombardi?

# Il taglio delle corse di Atm è in corso da un anno

Tabelloni orari mezzi di superficie

Se si viaggia in metropolitana tutto fila abbastanza liscio e ora che la rete ha le sue cinque linee al completo il servizio è ancora più capillare. I guai iniziano quando si è obbligati a salire su un mezzo di superficie: non si sa quando e se passerà. A partire dal novembre del 2023 ATM ha infatti progressivamente ridotto la frequenza di bus e tram, con tagli che oggi colpiscono a Milano 90 linee su 130, per rendere meno amara l’attesa degli utenti alle fermate che vedevano transitare i mezzi spesso in ritardo: ora ne passano di meno, ma sono puntuali, una magra consolazione. Il motivo principale di questa scelta è dettato principalmente dalla carenza di autisti, che fuggono da Milano per l’alto costo della vita, oltre che dalla carenza di risorse. Recente la notizia dell’affidamento del servizio di una linea urbana a una società privata, mai successo prima. La situazione dovrebbe migliorare nella prima parte del 2025, ma al momento c’è poco da stare allegri.

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# Trenord sta per tagliare le stazioni servite

Credits anermix IG – Ritardi Trenord

Se Atene piange, Sparta non ride: il servizio ferroviario regionale non vive il suo periodo più roseo. In un vertice di confronto tra Rfi, Trenord, Ferrovie Nord e Regione Lombardia, come riportato da Repubblica, sono state individuate alcune soluzioni da introdurre con il nuovo orario invernale e che dovrebbero andare a regime entro giugno 2025, per limitare i disagi degli utenti del trasporto ferroviario causati da ritardi e soppressioni a raffica dei convogli. Tra i motivi dei problemi del servizio è stato anche il sovraffollamento dei treni sui binari, per questo tra gli interventi previsti ci sono: modifiche di percorsi, cambiamenti ai capolinea, riduzione di corse nelle fasce orarie non di punta e potenziamento dei collegamenti diretti a scapito delle fermate con minore flusso di passeggeri, quindi un taglio anche delle stazioni servite. 

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I cambiamenti sono previsti soprattutto sulla tratta ferroviaria di Tirano, ma anche la Milano-Mortara e altri tragitti dovrebbe essere coinvolti.

# Tagliare le corse e le fermate: una soluzione o un aggravamento del problema?

trenord_discoverytrain IG

Un segnale del declino del trasporto pubblico lombardo? La soluzione adottata dalle due aziende è simile, nonostante le motivazioni siano differenti, e ad essere colpiti sono sempre solo i cittadini e gli utilizzatori a vario titolo di treni, tram e bus. Milano da tempo chiede più risorse per coprire le spese sempre maggiori per garantire un servizio efficiente, ma un taglio così consistente delle corse non rischia di produrre l’effetto contrario, con Regione Lombardia “costretta” a ridurre ancora di più i finanziamenti erogati non sussistendone più la necessità? Lo stesso potrebbe accadere da parte del Governo Italiano nei confronti della stessa regione. La speranza è che il taglio delle corse sia solo passeggero e che non si prefiguri invece come punto di partenza per peggiorare ulteriormente il servizio.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

2 COMMENTI

  1. Diminuire le corse è una vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Non esiste scusa al peggioramento di un servizio e al suo contemporaneo aumento di prezzo.
    Adesso la soluzione è come al solito delegare a un privato a costi molto più alti.

    Atm è un servizio pubblico che ha sempre funzionato da decenni. Questi riescono a distruggere un servizio che era un vanto milanese.
    E nessuno dice niente . Cittadini non hanno voce in capitolo.
    I giornalisti non parlano vergognosamente.

    L unica soluzione è proporre un nuovo sindaco apolitico che pensi solo alla vivibilità della città e non unicamente al business.

  2. Il referendum del 2011, tanto sbandierato dall’amministrazione milanese, chiedeva una diminuzione del traffico a fronte dell’incremento dei mezzi pubblici e un miglioramento del servizio. Oggi si mette in atto solo la prima parte di quanto richiesto dai cittadini. Sembra che il progetto sia quello di ridurre la libertà di spostamento (a meno che non sia in bicicletta, sia chiaro!), che è una libertà costituzionale. Complimenti!

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