Con l’introduzione del nuovo decreto sul Green Pass il trasporto pubblico milanese e di tutte le altre grandi città italiane rischia di collassare. Le proteste dei sindacati e le preoccupazioni delle aziende di trasporto.
🛑 Dal 15 ottobre Stop ai LAVORATORI senza Green Pass: TRASPORTI MILANESI a RISCHIO?
# TAM, il nascente sindacato di dipendenti Atm “No Green Pass” pronto a bloccare il trasporto pubblico dal 15 ottobre
Tramvieri e macchinisti di Atm vicini al movimento “No Green pass” da alcune settimane si stanno organizzando in un nuovo sindacato chiamato “TAM“, il quale promette blocchi al servizio pubblico dal 15 ottobre. Sulle chat del TAM c’è questo volantino: «Abbiamo percepito una notevole presenza di non vaccinati in Atm: siamo il 30 per cento. Un numero decisamente importante che nessuno ha deciso di voler difendere. Da qui la maxi operazione di unire quanti più non vaccinati Atm». Il TAM, si legge sul sito, mira a unire tutto ciò che i sindacati confederali, ma anche autonomi, hanno diviso negli ultimi 30 anni. Se anche gli aderenti alla protesta fossero un centinaio il trasporto pubblico potrebbe risentirne con conseguenti disagio per l’utenza.
Intanto il 15 ottobre è previsto uno sciopero generale, che comprenderà anche ATM e che Sol Cobas ha indetto insieme ad altre organizzazioni sindacali di base contrari al green pass. A Trenord cresce la preoccupazione dopo diverse segnalazioni di dipendenti che hanno comunicato la disicrizione dai sindacati, colpevoli di appoggiare la linea del governo e di non tutelare i diritti dei lavoratori non vaccinati.
Fonte: Mitomorrow
# L’ATM ha stimato un 20% di dipendenti non vaccinati
Secondo una ricerca interna svolta da ATM almeno il 20% dei dipendenti non sarebbe vaccinato. Se il 15 ottobre si presentassero dal lavoro ma gli fosse impedito di lavorare per mancanza del Green Pass o se l’ATM li lasciasse a casa senza poterli sospendere, e quindi senza poterli sostituire con nuovi dipendenti, il sistema rischierebbe il collasso.
Le metro rischierebbero di avere un servizio ridotto, o addirittura sospeso, perché come trapela da dipendenti interni all’azienda di trasporti milanese “basterebbe l’assenza del lavoratore addetto alla guardiania dai tornelli per bloccare un’intera linea”. Lo stesso vale per Trenord. I treni rischierebbero numerose cancellazioni con disagi a cascata su tutta le Regione Lombardia. E soprattutto improvvisi, senza possibilità di programmazione.
# Il trasporto pubblico di tutta Italia rischia di andare al collasso
Un fenomeno presente in tante città d’Italia, ad esempio anche all’Amt di Genova i sindacati hanno stimato un 20-30% di dipendenti non vaccinati, e che potrebbe mettere in ginocchio un intero Paese visto che sarebbero sufficienti solo poche decine di lavoratori assenti a pregiudicare numerosi servizi fondamentali.
Edgardo Fano segretario di FAISA, la Federazione Autonoma Italiana Sindacale degli Autoferrotranvieri, Internavigatori ed Ausiliari del Traffico, ha ricordato il motivo della contrarietà al Green Pass: “L’autobus non è un luogo di lavoro, e noi saremmo ben contenti che lo fosse perché le norme di tutela sarebbero migliori, ma secondo la legge è un mezzo di lavoro. Quindi un autista a bordo non sarebbe obbligato ad avere il green pass. Se lo fosse sarebbe un paradosso perché i passeggeri che trasporta potrebbero essere tutti non vaccinati.”
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FABIO MARCOMIN
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