GreenwashMI: il biglietto ricaricabile produce una montagna di carta (tra ricevute e scontrini)

Il biglietto RicaricaMI: ricaricabile, riutilizzabile, «mette uno stop allo spreco di carta». Ma è proprio così?

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Dal 7 maggio scorso ATM ha lanciato il biglietto RicaricaMI: ricaricabile, riutilizzabile, che dice addio al biglietto usa-e-getta e «mette uno stop allo spreco di carta». Ma è proprio così?

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GreenwashMI: il biglietto ricaricabile produce una montagna di carta (tra ricevute e scontrini)

# Come funziona il biglietto ricaricabile

RicaricaMI fa parte dei servizi digitali di ATM ed è il nuovo biglietto riutilizzabile dai viaggiatori. Alla pagina dedicata del sito ATM si trovano tutte le informazioni.
Innanzitutto ATM ci tiene a precisare che, con l’introduzione del nuovo biglietto, le tariffe non cambiano, poi indica tutta una serie di modalità per la ricarica e l’uso.
Ad esempio: per la ricarica alle casse automatiche posizionate sulla linea M4, sono accettati esclusivamente pagamenti elettronici, oppure che il tagliando non va introdotto nelle fessure che da 91 anni si usano per i biglietti, ma va appoggiato sui nuovi display contactless.

# L’intento roboante

Credits: Lineadiretta ATM – Medium

Al momento dell’entrata in vigore del biglietto ricaricabile, decine di testate hanno riportato la notizia, sottolineando una nota rilasciata da ATM circa gli scopi ecologici di RicaricaMI: «L’obiettivo è quello di evitare il più possibile lo spreco di biglietti a perdere e di carta in una visione concreta di sostenibilità ambientale, che incoraggia a ricaricare il biglietto anziché buttarlo dopo ogni singolo viaggio».

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Tutti i media hanno accolto trionfalmente il nuovo entrato della famiglia ATM. Contando i punti esclamativi, l’azienda di Foro Bonaparte deve ritenersi soddisfatta della scelta.
Per non sbagliare nulla, ATM ha perfino commissionato uno studio di impatto ambientale a Rete Clima. Il documento, che tiene conto dell’intero ciclo di vita del prodotto, dichiara che RicaricaMI «è più eco-friendly del suo predecessore». Ma è davvero così?

# Di green solo il colore della linea 2

 

Credits ufficiostampa ATM – Giambellino green wall – dettagli lavori in corso

Nonostante la nuova modalità di convalida, quella contactless, sia ritenuta da ATM più semplice e comoda dai responsabili ATM, i bus e le stazioni della metropolitana sono popolati da esseri umani che non sanno cosa fare con il nuovo biglietto. Capita ogni giorno di aiutare turisti e viaggiatori ad utilizzare RicaricaMI, per porre fine al loro vagabondaggio vicino ai tornelli o alle “obliteratrici”, che interrogano come se fosse un oracolo.

Ma il vero e proprio scandalo è la quantità industriale di carta chimica che ogni singolo tagliando porta intrinsecamente con sé.

Innanzitutto la ricevuta: misura standard 13,5 x 8 centimetri, da conservare come riscontro dell’avvenuta ricarica fino al termine dell’utilizzo, in caso di eventuali malfunzionamenti e letture errate delle obliteratrici contactless.

Se poi il pagamento avviene con carta elettronica (e ricordiamo: sulla linea blu è l’unica modalità accettata), si materializza il trionfo della carta termica, perché l’edicola o la cassa emette anche il relativo scontrino.

Infine, se la cassa rifiuta il pagamento contactless e richiede l’inserimento del chip annullando la transazione, la lunghezza dello scontrino aumenta a dismisura.

# Un metro e mezzo di carta per andare a San Siro con la famiglia

Altra curiosità di RicaricaMI è che, per essere smart, è troppo poco intelligente. È possibile caricarlo con un numero incredibilmente alto di viaggi, ma ogni viaggiatore deve avere il suo biglietto.

Abbiamo provato ad andare allo stadio in 4, caricando viaggio di andata e ritorno su 4 RicaricaMi diversi ricevendo, oltre ai biglietti, anche 144 cm di carta termica.

Il contactless della cassa automatica ha funzionato 2 volte su 4. Risultato: uno scontrino da 38 cm ed un altro da 24, anziché un “normale” scontrino da 12 cm. (In compenso la ricevuta riporta tutta una serie di dati personali che sarebbe lungo e fuorviante riportare in questa sede).

# Il flebile confine tra Greenwash e presa in giro

Credits: greenme.com, pinterest.com

Questa incomprensibile scelta tecnologica è, secondo la definizione delle massime autorità eco-green-climate-activist, un’operazione da manuale di vero e proprio greenwash marketing.

Il vecchio biglietto di carta si poteva riciclare, separando la barra magnetica e mettendo il resto nel bidone della carta. Tutto il nuovo va solo nell’indifferenziata perché, secondo Comieco, la carta termica va conferita solo lì.
L’unica differenza è che prima scontrino e ricevuta potevano essere gettati alla partenza. Ora, invece, scontrino e ricevuta vengono abbandonati in due luoghi diversi, perché la ricevuta conviene conservarla.

Non si capisce come faranno turisti e viaggiatori di passaggio a riutilizzare RicaricaMI, ma il tentativo, “sulla carta” quasi valido, è proprio sulla carta che frana miseramente.

# In contro tendenza rispetto al resto d’Europa

Credits Marco Montagna Google – Scontrino

Pensare che – proprio all’inizio del 2024 – in Francia è stato stabilito che gli scontrini e il loro “ciclo di vita” sono nemici dell’ambiente. Oltre alle migliaia di alberi abbattuti e i miliardi di acqua necessari a produrre gli scontrini della nazione d’Oltralpe, gli stessi riversano nell’ambiente 5,5 milioni di diossido di carbonio che, secondo alcuni studi, è l’equivalente di inquinanti prodotti in un anno da 425 mila autoveicoli e – secondo l’Istituto Superiore di Sanità – è «in grado di danneggiare la salute alterando lo sviluppo nell’utero o nell’infanzia (a questo è associato l’aumento di obesità e di tumore mammario)».

Ma perché seguire esempi virtuosi in Europa, se si può avere la migliore visione di sostenibilità e mediocrità in Italia?
Avanti così Milano! Che in 144 cm ci sarebbero stati 18 biglietti di quelli “vecchi”, mente ad agosto 2024 ce ne stanno 8.

Continua la lettura con: La Ca’ Brutta

LAURA LIONTI

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Laura Lionti
Tecnico del suono milanese, nata da milanesi importati dalla Sicilia. Il mio quartier generale è sempre stato il Gallaratese con i suoi giardini e il verde, difeso a volte a spada tratta. Sogno che Milano si candidi a luogo ideale per creare un laboratorio a cielo aperto che ricerchi e trovi la soluzione per le Smart Cities, Città e comunità sostenibili: obiettivo 11 degli SDGs

1 COMMENTO

  1. Non era meglio farlo come una carta di credito con un valore massimo di 10 euro a scalare

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