Il Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità Milano e Monza Brianza (STIBM) è entrato in vigore nel 2019 in sostituzione del precedente sistema SITAM, offrendo un’integrazione tra i diversi mezzi di trasporto molto maggiore. Nei Comuni della Città Metropolitana di Milano, in quelli di Monza Brianza e altri di Lodi e Pavia, si viaggia con un unico biglietto su tutti i mezzi: bus, tram, metro e treni. Ma se si paga contatcless con carta o app di pagamento le cose cambiano e le conseguenze possono essere inaspettate. Sono tre i rischi che si possono correre.
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I 3 rischi a pagare contactless sui mezzi pubblici di Milano
# La rivoluzione dello STIBM, ma occhio a pagare con la carta
Oggi con un unico biglietto o abbonamento, selezionando la giusta tariffa in base alle corone che si devono attraversare, si viaggia su bus, tram, metro e treni nei Comuni della Città Metropolitana di Milano, in quelli di Monza Brianza e altri di Lodi e Pavia. Non serve più quindi acquistare titoli di viaggio specifici per ogni compagnia di trasporto. Le cose però cambiano quando si paga contactless con carta o con app di pagamento.
#1 Il titolo di viaggio contactless è valido solo sui mezzi di Atm: se controllati scatta la multa sui treni di Trenord e linee S
Il primo rischio si corre se si passa da un mezzo di ATM a uno di Trenord. Avendo pagato con carta di credito o bancomat contatcless sui totem dei mezzi di superficie o ai tornelli della metropolitana, si è passibili di multa in caso di controllo a bordo del treno, dato che il titolo di viaggio non è ritenuto valido dalla compagnia ferroviaria lombarda. Non è infatti possibile accedere ai tornelli con tale strumento di pagamento e, dato che spesso sono aperti o rotti, molti viaggiatori vanno direttamente in banchina convinti che sia tutto regolare. Tra le varie risposte nelle FAQ sul sito di ATM viene infatti specificato che le carte non sono accettate sui servizi di altri operatori, come i treni di Trenord o le linee S che attraversano il passante ferroviario.
Pertanto se si entra in metro con la carta occorre e si deve cambiare con una linea del passante, come a Porta Venezia, Repubblica, Garibaldi, Dateo, occorre uscire dalla metro e comprare un biglietto per il treno.
#2 Obbligo della doppia timbratura anche nei tornelli “fantasma” per evitare addebiti extra
Da anni a Milano è obbligatorio timbrare sia in entrata che in uscita ai tornelli della metropolitana. Se si usano i biglietti o gli abbonamenti non ci sono problemi: si può uscire anche senza timbrare o strisciare il titolo di viaggio. Passati i 90 minuti dalla prima timbratura non sono più validi. Se invece si accede alla metropolitana pagando con carta di credito non si può derogare a questo obbligo, anche quando i tornelli sono aperti o in quelli lasciati liberi: succede nelle stazioni dove lo spazio per le uscite è ridotto per evitare la formazione di code di persone in attesa oppure nel caso dei “tornelli fantasma” di raccordo tra metro e passante, ad esempio a Garibaldi, dove può capitare di uscire dalla metro senza obbligo di ritimbratura.
Il sistema infatti calcola la tariffa giusta solo se si passa la stessa carta ai tornelli sia in entrata che in uscita: in caso contrario addebita un costo extra, ossia la tariffa massima che si sarebbe dovuta pagare per raggiungere la stazione più lontana da quella di entrata. Un concetto simile a quello che accade in autostrada quando non viene rilevato il pagamento al casello. Se invece si timbra solo all’uscita, viene addebitato un costo totale di 5 euro, pari a 2,20 euro del biglietto più 2,80 euro di costo extra.
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#3 Sui mezzi di superficie: si timbra o non si timbra anche all’uscita?
La confusione può aumentare se si tratta dei mezzi di superficie. Da quando sono stati introdotti i totem per pagare contatcless anche a bordo di bus, filobus e tram è venuta meno l’obbligatorietà di acquistare un biglietto prima di salire a bordo. Bisogna però prestare attenzione a come si utilizza il sistema. Saliti sul mezzo occorre passare la carta o il dispositivo sul lettore installato sulla palina e generalmente non serve farlo anche all’uscita, ma solo se si viaggia su una linea che resta interamente all’interno dei confini di Milano o della zona Mi3. Ci sono infatti delle linee che fanno eccezione: 121, 130, 140, 165, 166, 327. Queste linee collegano Milano con l’hinterland e, anche se ricadono nella zona Mi3, senza la timbratura in fase di discesa vengono addebitati costi extra compresi tra 0,40 e 1,30 euro. Quindi, nel dubbio, meglio ripassare la carta di credito prima di scendere anche dai mezzi di superficie.
Continua la lettura con: Visita a Londra: cosa portare della loro metro a Milano?
FABIO MARCOMIN
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C’è un quarto rischio, occorso al sottoscritto.
Uscendo dalla MM2 di Garibaldi mi sono “inceppato” al tornello, perciò dopo qualche secondo di confusione ho ripassato la tessera contactless della banca. Risultato? Giorni dopo, oltre all’addebito regolare, mi sono ritrovato un addebito supplementare di € 2,40.
Ho speso una parte del pomeriggio del 7 novembre per andare all’ATM Point di Cadorna e chiedere spiegazioni. Risultato? Il sistema ha considerato la seconda uscita come nuova entrata. Si badi che il report che ho tra le mani, stampato dall’impiegato, registra entrambe le “timbrature” nella colonna Uscita, a distanza di nove secondi l’una dall’altra.
Tutto ciò nel 2024 a Milano…
Cordialità
Angelo
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