Le rete tranviaria parigina si sta espandendo con servizi extraurbani veloci per collegare le periferie. Un’idea per migliorare i trasporti nell’area milanese?
I SUPERTRAM TANGENZIALI di PARIGI: una strategia da copiare?
# I tram-treno espressi che collegano le periferie parigine
Nello sviluppo del trasporto pubblico parigino, in questo caso dell’area metropolitana, una grande importanza stanno rivestendo le linee di tram-treno veloci.
L’ultimo in ordine di tempo a ad entrare in funzione è stato a dicembre 2023 il Tram Express Sud, la T12, nella tratta tra Massy-Palasieau e Évry-Courcouronnes. Si tratta di un totale di 20,4 km di percorso che attraversa 13 comuni in 39 minuti.
# L’utilizzo misto di binari ferroviari in disuso e tranviari
La linea, che dovrebbe allungarsi a nord verso Versailles, prevede l‘utilizzo sia di binari tranviari che ferroviari, generando quindi economie di scala sia per quanto riguarda le infrastrutture che per il materiale rotabile. Nel tratto di circa 10 km tra Massy ed Épinay-sur-Orge i mezzi viaggiano su binari in precedenza serviti dalla linea suburbana RER C, a una velocità commerciale di 39 km/h, mentre il resto del percorso è su binari simili quelli del tram tradizionale, a una velocità di 25 km/h.
La linea T13 ha rilevato invece un tratto di una linea Transilien che a differenza delle RER, linee che attraversano il centro della capitale, sono linee radiali.
# Possibile nell’area metropolitana milanese?
Potrebbe Milano prendere spunto da Parigi? L’area metropolitana milanese presenta poche linee ferroviarie dismesse da riadattare a linea tramviaria o di tram-treno, però qualcosa si potrebbe fare. Tra i tracciati presenti, come segnala Marco Montella in un post sul gruppo Cantiere Urbanfile, c’è il vecchio raccordo tra Garbagnate FN e l’ex Alfa di Arese per il quale era stato ipotizzato un servizio suburbano come spola, o la ferrovia abbandonata tra Castellanza e Busto Arsizio che potrebbe tornare utile per creare un’intera rete a servizio della conurbazione del Sempione, date le diramazioni in disuso presenti nell’area.
Nel frattempo, per rendere efficiente il servizio delle tranvie extraurbane esistenti e in costruzione oltre a quelle urbane e le classiche linee tranviarie, consentendo un aumento della velocità commerciale dei mezzi e una frequenza maggiore, si potrebbe attivare il tanto atteso asservimento semaforico.
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FABIO MARCOMIN
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