Il nuovo annuncio di ELON MUSK: il primo furgone a ENERGIA SOLARE

Un modello Tesla con caratteristiche ancora più particolari dei precedenti

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Per Elon Musk i talk show sono il canale preferito per fare annunci di alto impatto emotivo. Dopo aver rivelato al mondo di soffrire della sindrome di Asperger, il numero uno di Tesla ha dichiarato che prossimamente vedremo sulle strade un nuovo modello della casa di Palo Alto. Un modello con caratteristiche ancora più particolari dei precedenti. 

Il nuovo annuncio di ELON MUSK: il primo furgone a ENERGIA SOLARE

La tendenza è chiara. Vi sarà una forte richiesta di veicoli medio piccoli adatti per le consegne e che abbiano un bassissimo impatto ambientale. Ovviamente Tesla non vuole perdersi questa grande opportunità. Già presente nel settore delle autovetture con le Model S, Model 3, nei SUV con Model X e Y oltre che il futuristico Cybetruck, con una probabile presenza nel settore delle motrici per articolati dopo vari annunci e smentite, l’azienda di Elon Musk produrrà un furgone con caratteristiche decisamente particolari.

Il furgone che si ricarica con il sole: 50 Km di autonomia “solare”

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Forti dell’esperienza maturata con le tegole fotovoltaiche Solar Roof il furgone avrà modo di ricaricarsi anche grazie al sole. Mentre con i veicoli tradizionali questa soluzione risulta essere poco vantaggiosa a causa di una superficie del tetto piuttosto limitata, nel caso del furgone verrebbe sfruttata maggiormente fino a garantire una autonomia di quasi 50 km giornalieri con la sola energia solare. Se si considera che spesso i mezzi commerciali passano gran parte del tempo nel traffico e che la percorrenza giornaliera è frequentemente limitata a 90/100 km si evince che il nuovo mezzo voluto da Musk garantirebbe metà della distanza senza bisogno di ricarica tramite colonnine.

I tentativi della concorrenza

Un problema legato al progetto è l’approvvigionamento delle batterie che in questo momento scarseggiano e vengono dirottate verso i modelli già in produzione. Anche per questo che non solo Tesla sta pensando a una ricarica, anche se parziale, tramite energia solare, in quanto consentirebbe ai mezzi di dotarsi di batterie più piccole in quanto ricaricabili anche in movimento. Ne sono prova la Hyundai e la Toyota che hanno prodotto mezzi con pannelli solari posti sul tetto ma senza ottenere i risultati annunciati dalla casa statunitense. La corsa verso lo sviluppo di un mezzo per consegne di dimensioni medio/piccolo è anche resa più avvincente dall’accordo siglato da Amazon con Rivian Automotive, una start up statunitense che ha nel portafoglio un ordine di 10.000 mezzi della stessa tipologia citata da Musk.

Il progress degli altri progetti di Musk

SpaceX (credit: spacex.com)

Tornando ai progetti in cantiere, anche la motrice avrebbe soluzioni molto avanzate compresa una autonomia di oltre 1000 km ma non è stato dichiarato se c’è da considerare un apporto mediante energia solare. Prosegue poi il progresso della avventura spaziale di SpaceX, la continua ricerca di soluzioni atte a ricavare energia dal sole di SolarCity, gli studi sull’intelligenza artificiale e la possibilità di interfacciarla col cervello umano (OpenAl e Neuralink), i treni ad alta velocità di Hyperloop più altre avventure che accompagnano la vita di Elon Musk, il più grande visionario di questo secolo.

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ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.