In «diretta» dal viaggio inaugurale del nuovo tram di Milano (foto e video)

Dopo due anni di attesa, il nuovo Tramlink ha effettuato il viaggio inaugurale. Come è andata e dove entra in servizio

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Foto redazione - Tramlink frontale
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Un momento che sembrava non dovesse arrivare più. A due anni dall’avvio del primo test, il nuovo Tramlink ha compiuto il viaggio inaugurale sulla rete milanese. Come è andata la prova e in quali linee è previsto il debutto del servizio regolare.

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In «diretta» dal viaggio inaugurale del nuovo tram di Milano (foto e video)

# Le prime impressioni del nuovo Tramlink dopo due anni di attesa e di rinvii

19 febbraio. Il nuovo Tramlink di Stadler numero vettura 7701, il primo tram bidirezionale di Milano, è stato svelato durante un incontro con gli amministratori delegati di ATM e Stadler presso il deposito di via Messina.

Al termine, si è svolto il primo viaggio inaugurale attraverso le strade del centro città: un’attesa di quasi due anni rispetto a quando sarebbe dovuto entrare in servizio in base al primo cronoprogramma. 

Presentato come “un mezzo di ultima generazione, altamente tecnologico, accessibile e con un sistema all’avanguardia di videosorveglianza per un miglior comfort di viaggio”, le prime impressioni sono state positive.

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In particolare per:

  • la silenziosità;
  • le sedute rialzate su un gradino sia nei salottini, in questo modo si azzera il rischio di farsi pestare i piedi, che nelle  disposte in linea,
  • come nella linea M4 e M5 alcune file di sedili in linee sono richiudibili, per fare spazio a carrozzine e sedie a rotelle, e per aumentare lo spazio per le persone in piedi;
  • le tre porte centrali doppie, invece delle due singole alle estremità dei Sirio, consentono un migliore accesso ed evitano la creazione di ingorghi in salita e discesa.

Di contro c’è che, sempre rispetto al Sirio, il mezzo è sensibilmente più corto e di conseguenza la capienza è ridotta.

# Il riepilogo delle caratteristiche

Caratteristiche tecniche Tramlink

Queste le caratteristiche principali:

  • il primo tram urbano bidirezionale di Milano, consente l’inversione di marcia in caso di necessità e di realizzare nuovi capolinea occupando meno superficie, eliminando la necessità di costruire l’anello di binari;
  • pianale ribassato per garantire massima accessibilità, il primo tram urbano bidirezionale di Milano, 
  • resistente alla corrosione;
  • a bordo un sistema di videosorveglianza con 10 telecamere interne monitorate dalla centrale Security di Atm;
  • dotato anche di un sistema di infomobilità in tempo reale e schermi che indicano fermate, percorso e informazioni sulla mobilità cittadina
  • prese USB per ricaricare gli smartphone;
  • sistema di climatizzazione.

# L’avvio ufficiale del servizio e le prime linee interessate

Linee 7 e 31

I tram di ultima generazione vanno a sostituire progressivamente nei prossimi due anni i mezzi più datati, entro la fine dell’anno dovrebbero entrare in servizio i primi 74, eccetto che per le storiche 125 vetture Carrelli. L’obiettivo è portare l’accessibilità dell’intera flotta tranviaria di Atm dal 48% all’80%. Il debutto dei nuovi mezzi è fissato per il 20 febbraio sulle linee 7 e 31, entrambe a nord. Vengono messi in circolazione sia quelli da 25 metri che quelli da 35 metri, con 4 porte, anche se poi questi ultimi sono destinati alle prevalentemente alle linee extraurbane in costruzione: la Milano-Limbiate e la Milano-Seregno Fs.

# Cosa manca ancora ai tram di Milano?

Foto redazione – Tramlink frontale

Fatto trenta occorre però fare trentuno. Per rendere la rete tranviaria davvero efficiente Palazzo Marino dovrebbe:

  • implementare l’asservimento semaforico, aumenterebbe la velocità dei tram e la frequenza delle corse a parità del numero di autisti, dato che se ne parla dagli anni ’90;
  • eliminare le fermate troppo ravvicinate;
  • mettere in sicurezza i binari dal dissesto delle strade, con la posa di “guarnizioni” di calcestruzzo/pietra o sostituendo l’asfalto con la pietra o il cemento;
  • realizzare una mappa dei trasporti in cui è riportata in modo chiaro anche la rete dei tram.

Leggi anche: Ascensori fermi, scale mobili guaste, pensiline fuori uso: ATM ha tagliato anche la manutenzione?

Continua la lettura con: Socimino, il «tram leggendario di Milano» che…non è mai entrato in servizio

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

2 COMMENTI

  1. Diciamo che non è il primo tram bidirezionale di Milano: i vecchi tram precedenti il “Carrelli”, avevano il sistema bidirezionale: il manovratore toglieva la manetta , riprendeva posto dall’altra parte, rimetteva la manetta, e via con il ritorno. Nei nuovi tram non ci sarà da togliere la manetta, ma penso sia l’unica diversità con quelli che ho copnosciuto io. Ho notato che ci sono le stesse maniglie pensili adottate negli altri tram e/oi metropolitane: altamente non funzionali, rigide, quando ti colpiscono la testa ti possono anche far male, ed è una cosa piuttosto frequente. L’ATM ha perseverato nell’errore, forse per questione di costi, ma nel tram nuovo avrebbe potuto fare una eccezione

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