Milano ha un grande problema con i mezzi pubblici: la comunicazione. Non solo Milano ma momentaneamente ci concentriamo sulla nostra città per mostrare come la comunicazione del trasporto pubblico sia rimasta al Novecento.
La babele incomprensibile dei mezzi di trasporto pubblico di Milano
# Ferrovie Nord e Ferrovie dello Stato parlano due lingue diverse
Una delle cose più assurde della comunicazione è la presenza, ancora oggi, di due sistemi informatici diversi per le Ferrovie nord e le Ferrovie dello Stato e in periferia è anche peggio. Tralasciando per un attimo l’identità grafica che differisce tra le stazioni in gestione alle due aziende, le informazioni vengono fornite in modo diverso.
Un esempio? Sulle linee dello stato, i ritardi vengono comunicati per multipli di 5 minuti, mentre sulle linee di ferrovie nord sono indicati i ritardi al minuto: può sembrare una banalità ma che evidenzia un problema di interoperabilità.
Se andiamo in periferia, quando ci fermiamo ad una stazione unita, ovvero una di quelle stazioni che è nata dalla fusione di due stazioni, una per ognuna dei due gestori, la cosa diventa patologica: capita spesso che siano presenti dei tabelloni separati per i treni che viaggiano su una linea e i treni che viaggiano su un’altra.
Quindi cosa fare? La soluzione è unificare i sistemi al migliore, quindi l’idea sarebbe quella di rendere tutto sul sistema di ferrovie nord, che offre una precisione migliore, ma pensate che sia finita qui? Assolutamente no, la situazione rimane invariata quando entrano in gioco i treni gestiti da altri operatori, come Trenitalia, AVG o ancora SSB, spesso i treni non vengono segnalati sull’app di Trenord o ancora sugli schermi dei nuovi treni, insomma un disastro.
# Il passante, l’oggetto misterioso: perché non integrarlo nella mappa della metropolitana?
Che dire, cos’è? Una metro? Un treno? Non si capisce bene cosa sia, ma sicuramente non è una cosa che viene comunicata in maniera efficace.
Se la frequenza è quella metropolitana e dovrebbe migliorare, deve assolutamente migliorare la comunicazione, magari identificandolo davvero come M0 integrandola anche graficamente con il resto del sistema metropolitano, questo porterebbe sempre più utenti ad utilizzare la linea, andando a diminuire la saturazione delle linee metropolitane.
# La metropolitana avara di display
La metro è uno dei servizi fondamentali di Milano, la base su cui possono muoversi tutti i mezzi di superficie, ma i problemi e le domande sono davvero davvero troppe. Prima di tutto sarebbe opportuno inserire più display su cui vengono indicati i treni in arrivo, non è possibile avere un solo monitor per binario, quando nelle linee più vecchie i binari sono piuttosto lunghi e a volte non è neanche possibile leggere le informazioni da entrambi i lati dello schermo.
Inoltre sarebbe opportuno inserire degli schermi nei mezzanini, in modo tale che un viaggiatore possa capire se è in arrivo un treno o meno, presenti al momento in alcune fermate come Duomo M3 o sulla M4. Oltre a questo, all’interno dei mezzi si potrebbero introdurre delle luci che indicano la fermata attuale e quelle passate, in modo tale da un’alternativa alla consultazione dei display, se presenti e funzionanti sul mezzo.
# Bus e tram: da inserire i più importanti sulla mappa della metro
Probabilmente i bus e i tram sono il mezzo più sottovalutato da chi viene fuori da Milano, siccome questi non sono indicati sulle mappe e quindi spesso si fanno percorsi assurdi piuttosto che prendere un mezzo di superficie. La soluzione è piuttosto semplice: indicare nelle mappe principali almeno le linee di forza, come la 90/91.
# Applicazioni disastrose
L’app di ATM è un disastro: presenta lo stato di funzionamento delle sole linee metropolitane, mentre non ci sono informazioni sullo stato delle altre tipologie di mezzi. Oltre a questo non sono presenti gli orari e un live tracking dei mezzi, che garantirebbe all’utenza maggiore conoscenza di quello che sta accadendo al mezzo che stanno attendendo.
Trenord non è da meno, se per alcuni aspetti è funzionale, le notizie non sono mostrate in maniera evidente e spesso l’app viene aggiornata molto tempo dopo rispetto alle stazioni. Oltre a questo frequentemente mancano informazioni come il binario a cui arriva il treno.
Per un futuro bisogna però immaginare un’unica app integrata, che non riguardi solo ATM e Trenord, in modo tale da permettere anche a chi usa saltuariamente alcuni mezzi di trasporto, di poterli sfruttare tutti, almeno all’interno dei confini regionali. La nuova app dovrebbe integrare:
- titoli di viaggio;
- orari e live tracking dei mezzi e delle fermate;
- notizie su ritardi/cancellazioni/scioperi.
# Migliorare gli interscambi
In generale in qualunque luogo di interscambio tra mezzi, è opportuno inserire più luoghi in cui è possibile consultare i tempi di attesa dei vari mezzi, un po’ come effettivamente accade nelle stazioni ferroviarie. Mostrando i tempi di attesa della primo mezzo verso una specifica direzione.
Oltre a questo andrebbero inserite delle indicazioni specifiche per ogni mezzo, indicando da quale uscita sia più conveniente per poter raggiungere più velocemente il nuovo mezzo su cui salire.
# Gestione degli eventi
Nei giorni in cui sto scrivendo è si è appena concluso il Salone del Mobile a Rho Fiera e la domanda che mi sono posto, una volta giunto a Porta Garibaldi è: come è più efficiente raggiungere la Fiera, con la metro o con il treno? La risposta a questa domanda, probabilmente cambia in funzione del fatto che lo chiediate ad un addetto di Trenord o di ATM, ma potrebbe essere la stazione stessa ad indicare il percorso più veloce per raggiungere il luogo di un grande evento, come appunto il salone del mobile.
Insomma, la parola chiave di tutto questo discorso è integrazione, mettere in vera comunicazione i vari sistemi informativi delle aziende di trasporto pubblico, andando quindi a semplificare l’esperienza utente e garantendo allo stesso tempo l’utilizzo dei mezzi più funzionali in quel momento.
Continua la lettura con: Una super rete metropolitana per Milano: 8 linee e oltre 250 stazioni
SAMUELE GALBIATI
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Perché la Mm4 che deve esser presa da chi arriva coi treni o con gli aerei x arrivati un centro dicendo cambiare x forza con altre Mn ,quando bastava la Mm3 ,come lo vogliamo chiamare se non un capitolo doloroso e danni ecomici
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