I cantieri si sarebbero dovuti aprire entro la fine del 2022, in ritardo di un anno rispetto a quanto previsto in origine, ma un grave problema rischia di bloccare l’avvio a tempo inderteminato del tanto atteso prolungamento della linea rossa ad ovest. Cosa prevede il progetto e le ultime novità.
La LINEA ROSSA si ferma a Bisceglie? Il PROLUNGAMENTO fino a BAGGIO è in STAND-BY
# La linea rossa punta ad ovest con un tragitto di 3 fermate e 3,3 km fino alla tangenziale ovest
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Non c’è pace per le estensioni della linea rossa. Dopo lo stop ai lavori iniziati oltre 12 anni fa per portarla al confine tra il Comune di Cinisello e Monza, l’ultima società appaltante ha risolto il contratto a marzo 2023 per inadempienza di alcune parti, anche il prolungamento ad ovest oltre Bisceglie è in pausa.
Il tracciato, ricordiamo, prevede una lunghezza di 3,3 km e 3 nuove fermate: Parri-Valsesia, Baggio e Olmi. Appena dopo il capolinea attestato ai margini della tangenziale, al confine con il territorio comunale di Settimo Milanese, ci sarà anche il deposito per il ricovero e la manutenzione dei treni. L’opera avrebbe dovuto essere cantierizzata entro la fine del 2022, le risorse necessarie erano già state interamente stanziate da Comune di Milano, Regione Lombardia e Governo anche tramite il Pnrr, previa gara d’appalto da pubblicare entro l’estate dello stesso anno. Nessuna di questa data è stata rispettata e il problema che è emerso rischia di compromettere l’intero progetto.
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# La crescita esponenziale dei prezzi dei materiali blocca la realizzazione dell’opera
Tutto ruota all’aumento esponenziale dei prezzi dei materiali di costruzione, provocato prima alla pandemia e poi dalla crisi geopolitica in corso con la guerra in Ucraina da oltre un anno, e che ha costretto il Comune di Milano a dover rivedere il quadro economico e accantonare al momento anche la pubblicazione della gara d’appalto.
# Servono altre risorse per dare il via ai lavori
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La necessità di rivedere il piano economico per aggiornare tutti i costi e reperire le risorse aggiuntive sta comportando un allungamento dei tempi non preventivato in origine. Il Comune di Milano a gennaio di quest’anno ha chiesto il soccorso del governo italiano, visto che il prolungamento della M1 non è rientrata nel Decreto Aiuti, dopo che la giunta aveva deliberato il nuovo quadro economico con l’adeguamento dei prezzi entro la fine del 2022. L’investimento necessario è salito da 398 millioni di euro, come da progetto definitivo approvato nel mese di settembre 2021, a circa 522 milioni di euro, registrando un incremento di 124 milioni.
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FABIO MARCOMIN
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