Un progetto sviluppato da un consorzio di imprese e atenei, nell’ambito di Open Innovation della regione, potrebbe risolvere in futuro il problema del traffico?
La prima automobile a GUIDA AUTONOMA Made in Lombardia
# Semplificazione e sicurezza Made in Lombardia
È stata presentata a Monza, presso Villa Reale, TEINVEIN la prima auto intelligente che getta le basi per la realizzazione Made in Lombardia di un veicolo completamente autonomo.
L’auto utilizza alla base i sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance System) che possono monitorare in ogni istante le condizioni del guidatore, della strada (presenza di ostacoli o altri problemi) e possono facilitare la guida di soggetti affetti da disabilità.
Magari non risolveranno il problema del traffico, ma veicoli di questo tipo, in futuro, sono destinati a ridurre l’impatto ambientale, anche perché i sistemi ADAS spingono il conducente ad adottare uno stile di guida meno inquinante, aumentando la sicurezza delle persone sia all’interno che all’esterno del veicolo.
I sistemi ADAS sono in fatti in grado di monitorare lo stato psicofisico del pilota e dell’ambiente circostante, nonché comunicare da e verso le infrastrutture pubbliche e altri veicoli.
# Quali sono le frontiere
Le innovazioni derivanti da un progetto del genere, possono essere utilizzate in infiniti settori. Oltre al settore automotive, coinvolgono il biomedicale, studi industriali applicati alle particelle, settore ottico e della diagnostica per immagini.
Il consorzio di realizzazione del Progetto Teinvein, finanziato da Regione Lombardia per un investimento complessivo di quasi 14 milioni di Euro, è capitanato da ST Microelectronics, con il partnerariato di OPTEC SpA – Optical & Optoelectronic Systems, Cover Sistemi S.r.l., C.S. Milano S.r.l., Politecnico di Milano – POLIMI, Università degli Studi di Milano – Bicocca, Ro Technology S.r.l., Adecco Professional Solutions S.r.l.
# Le reazioni
L’Assessore a Ricerca e Innovazione di regione Lombardia, Fabrizio Sala si è detto contento dei sorprendenti risultati ottenuti dai bandi finanziati per la ricerca. Innanzitutto quest’auto, che rappresenta un traguardo di cui essere orgogliosi, che sprona a proseguire nella ricerca, le cui scoperte sono destinate a proiettare ricadute significative sia nel mercato attuale che in quelli di futura generazione.
Il Prof. Federico Cheli, docente di Dinamica e controllo al Polimi, ha invece dichiarato che «L’idea della partnership è nata dall’interazione tra dipartimenti. Abbiamo iniziato dapprima a progettare, poi simulare il veicolo al calcolatore e infine a montarlo e a sperimentarne la guida nel circuito dell’autodromo di Monza, ora stiamo andando avanti nello sviluppo di nuovo logiche. Quest’auto è pensata in particolare per i soggetti disabili che ne sfruttano i sistemi di guida autonoma e poi la teleguida può trovare diverse applicazioni come, ad esempio, i centri di controllo del car sharing al fine del recupero delle auto»
Fonti: Motori Online, Regione Lombardia
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LAURA LIONTI
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