La rivoluzione slow rallenta: niente doppia preferenziale nella Cerchia dei Navigli

Un progetto che aveva fatto discutere sin da subito, per ora rivisto al ribasso. Le ultime novità sul cantiere e la data del completamento

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Rendering Sforza M4

Un progetto che aveva fatto discutere sin da subito, per il rischio di congestionare il traffico, aumentare l’inquinamento e privare di parcheggi la zona. Le ultime novità sul cantiere e quando dovrebbe essere completato.

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La rivoluzione slow rallenta: niente doppia preferenziale nella Cerchia dei Navigli

# La doppia preferenziale con ciclabile (della discordia) sulla Cerchia dei Navigli

Maps – Cerchia dei Navigli

Tra gli 80 nuovi chilometri di piste ciclabili da realizzare entro le Olimpiadi Invernali 2026, l’obiettivo è arrivare a 400 chilometri di percorsi, c’è anche il percorso della Cerchia dei Navigli. Stiamo parlando del tracciato percorso quasi per intero dalla linea di bus 94. Il progetto era stato presentato con un ordine del giorno nell’estate 2020 dal Municipio 1, in seguito discusso e approvato dal parlamentino del centro. Fin da subito aveva fatto discutere, per il rischio di congestionare il traffico, aumentare l’inquinamento e privare di parcheggi la zona. 

# Il progetto per ora è rimasto (parzialmente) nel cassetto

Maps – Via Senato è

Il progetto, così come voluto dal Municipio 1, per ora rimasto nel cassetto. Prevedeva il senso unico di marcia per le auto in un unico spazio centrale da largo d’Ancona a corso di Porta Nuova e una doppia preferenziale bus, taxi e mezzi di pubblico servizio, oltre a un doppia ciclabile. Stiamo parlando di vie come Carducci, De Amicis, Molino delle Armi, Santa Sofia, Sforza, Visconti di Modrone, San Damiano, Senato, FatebenefratelliLa larghezza avrebbero dovuto essere di quattro metri per poter accogliere anche le bici con il modello bike lane, una corsia disegnata con un segno di vernice a terra. Un progetto non realizzabile ovunque per via delle dimensioni.

Maps – Via Pontaccio

Ad esempio in vie strette come Pontaccio si è pensato a una Ztl o di invertire il senso di strade intorno, in via Carducci, da piazzale Cadorna a largo d’Antona, a un doppio senso promiscuo aperto a auto privare, taxi, motocicli e trasporto pubblico con una doppia bike lane in entrambe le direzioni. Itinerari per le due ruote che, in altri punti più ampi, verrebbero protette dalle macchine in sosta.

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# La scelta finale è ricaduta su una doppia ciclabile, una corsia preferenziale per bus e taxi e una corsia per mezzi privati

Una proposta forse troppo radicale e che al momento non ha trovato attuazione. La scelta è ricaduta su una soluzione meno impattante, che ha visto comunque l’eliminazione della sosta dove presente lungo il percorso della M4. Sono state previste due piste ciclabili ai lati della carreggiata, una per senso di marcia, e al centro una corsia preferenziale per bus, taxi e altri servizi di pubblica utilità affiancata da una corsia per i mezzi privati, in alcuni casi mantenuta della larghezza per ospitare due file di veicoli. 

# Previsto il completamento dell’anello percorso dalla 94 all’inizio 2025

Diversi tratti sono già stati realizzati, mentre altri sono in corso o verranno realizzati a breve. Tutto l’anello ciclabile dove insiste il percorso del bus 94 dovrebbe essere completato entro l’inizio del 2025 come spiega il presidente del Municipio 1, Mattia Abdu, su Repubblica: “Tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo, quando finiranno i cantieri superficiali del metrò tutta la Cerchia interna avrà la percorribilità ciclabile, come è già da Francesco Sforza a Fatebenefratelli”.

Continua la lettura con: Via ai lavori in Buenos Aires: come diventerà alla fine (rendering)

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.