Tra metropolitane, passante, treni regionali e dell’alta velocità il rischio di perdersi è altissimo, anche perché le banchine dei relativi servizi sono dislocate in luoghi diversi della stazione.
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La «stazione labirinto» di Milano
# Porta Garibaldi: un mix tra il passato ferroviario e il presente metropolitano
Costruita negli anni ’60 e ampliata nei decenni successivi, Porta Garibaldi è il perfetto esempio di architettura ferroviaria brutalista, con quelle sue strutture in cemento che sembrano uscite da un film di fantascienza anni ‘70. Non ha la grandeur della Centrale, ma è strategica: qui passano i treni ad alta velocità, i regionali, il passante ferroviario e due linee della metro. È il nodo perfetto per chi si muove dentro e fuori Milano senza troppi fronzoli. All’esterno è dominata dal grattacielo più alto d’Italia, la Torre Unicredit, e avvolta dal resto del Centro Direzionale ancora in espansione.
# Una stazione con binari su tre livelli e accessi dislocati in luoghi differenti
La vera sfida è riuscire ad arrivare in tempo al binario giusto e soprattutto capire dove si trova, la stazione di Porta Garibaldi è infatti una delle più ingarbugliate di Milano. I binari, 22 in totale, sono sparsi in tre dimensioni come se fossero stati messi lì senza un vero criterio: alcuni in superficie, altri sotto terra, altri ancora nascosti in livelli intermedi che sembrano usciti da un videogioco anni ‘90, e tutti dislocati in luoghi differenti della stazione. Quelli dell’alta velocità sono dal numero 1 al numero 14 da una parte e dal 15 al 20 da un’altra.
Entrando dall’ingresso principale di Piazza Sigmund Freud, oltre ai binari dell’alta velocità ci sono quelli dei treni regionali, ma non tutti. Ci sono alcuni binari laterali e nascosti che accolgono altri treni regionali o suburbani, spesso segnalati all’ultimo momento. Arriviamo poi al passante ferroviario sotterraneo, con accesso quindi separato dai binari di superficie e nascosto a chi non è solito frequentare la stazione, collegato alle linee metropolitane M2 e M5.
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# Lo “scherzetto” del tornello fantasma
Se poi si arriva in stazione con la metropolitana, pagando il viaggio con la carta contactless, si corre il rischio di prendere una multa o pagare un sovrapprezzo a causa del “tornello fantasma” che porta al passante. La mancata timbratura con la carta anche all’uscita non consente al sistema di riconosce il tragitto corretto e pertanto sanziona l’utente.
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Spunto: @andre_desantis IG
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FABIO MARCOMIN
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