Con anni di ritardo rispetto a quanto previsto, era stata inserita nel dossier per la candidatura ad Expo2015, il 26 novembre 2022 ha inaugurato finalmente la linea metropolitana M4. Fa anche sorridere il fatto che una linea 4 venga aperta anni dopo la linea 5, un piccolo briciolo di follia in una città come Milano in genere poco incline a cose fuori dall’ordinario.
Diverse questioni però rimangono ancora in sospeso e potrebbero compromettere non poco la soddisfazione dei viaggiatori. Foto Cover: UrbanFile
L’INAUGURAZIONE non dipana le ombre: le sei QUESTIONI CONTROVERSE sulla nuova METRO 4
#1 Fermate mancanti: Saini e Tribunale
Sono almeno due le fermate mancanti nel tracciato della nuova metropolitane milanese e richieste a gran voce dai milanesi. La prima è quella che avrebbe permesso di collegare anche il centro sportivo Saini, tra Repetti e Linate Aeroporto, e che invece continuerà ad avere solo un bus che fa la spola da e verso piazzale Susa.
L’altra è quella che avrebbe servito il Tribunale e l’importante snodo di tram in prossimità di Largo Augusto, dove la linea transita ma in loco è previsto solo il manufatto. La distanza tra la stazione di Sforza e San Babila è tale che si sarebbe potuto prevederne un’altra intermedia.
#2 L’estensione possibile oltre il capolinea di San Cristoforo e quello quasi certo verso Segrate
Anche se verrà inaugurata per intero solo nel 2024, sono già in corso alcuni studi e progetti per l’estensione della M4 o linea blu. Uno prevede di allungare la linea oltre il capolinea ovest di San Cristoforo, con comune di Milano e la Regione Lombardia che sarebbero indirizzati verso un percorso breve perché meno impattante a livello di costi di realizzazione e di esercizio, con una fermata a Buccinasco. Si attende lo studio di fattibilità.
Un prolungamento già approvato e finanziato, rimane da elaborare il progetto definitivo, è invece quello che porta il tracciato fino a Segrate, con una fermata intermedia all’Idroscalo.
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#3 I collegamenti con le altre linee
La questione più controversa della linea blu sono i collegamenti o, meglio, i non collegamenti con le altre linee della metro, come denunciato da tempo dal blog Urban File. Rispetto agli interscambi delle linee attuali, quelli della nuova linea non consentiranno ai passeggeri di passare direttamente dalla linea blu ad altre linee della metropolitane: si dovrà invece uscire e rientrare dai tornelli.
Questo succede si nello scambio con la M2 a Sant’Ambrogio, con i gli utenti obbligati ad uscire in strada, sia in quello con la M1 a San Babila dove pur rimanendo nel mezzanino dovranno uscire e rientrare dai tornelli. La ragione alla base di questa scelta pare essere la necessità conteggiare esattamente i flussi della linea e forse anche motivazioni economiche come nel caso della stazione di Sforza Policlinico.
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#4 L’interscambio fantasma
L’anomalia più impatta rilevata è però l’assenza di un interscambio con la linea 3. Nonostante le due linee si incrociano sottoterra, non è stata prevista una fermata di scambio. Ci sarà solo un percorso pedonale parzialmente nel sottosuolo, partendo dalla stazione di Missori M3, che sbucherà al centro di via Pantano. Tutto il resto del percorso sarà in superficie fino alla stazione di Sforza Policlinico.
Un grande disagio per i passeggeri che si sposteranno con i bagagli per raggiungere l’aeroporto di Linate con la M4 o la Stazione Centrale o di Rogoredo con la M3. Sarebbe stato meglio realizzare una fermata comune tra Policlinico e Crocetta o, almeno, creare un intero collegamento pedonale sotterraneo tra le due fermate.
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#5 La “grande bruttezza” delle fermate
La “grande bruttezza” è un un soprannome che circola già da tempo per definire la mancanza di estetica della M4, soprattutto per le sgraziate uscite delle varie fermate. In un mondo in cui le città fanno a gara per realizzare metro sempre più belle spiace che Milano resti così indietro. Non c’è nemmeno bisogno di andare oltre confine, basta spostarsi di pochi chilometri per vedere delle stazioni con maggiore qualità come quelle di Brescia oppure spingersi fino a Napoli per rimanere colpiti dalla meraviglia delle stazioni dell’arte.
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#6 Gli artisti: “a gratis”
L’ultimo scandalo in ordine di tempo è Arte4. Forse per rispondere alle critiche sulla cattiva estetica, Metro4 Spa ha lanciato a fine 2020 un bando rivolto a street artist per decorare le stazioni della metro. Ma anche questo si è rivelato un boomerang: gli interventi artistici selezionati sarebbero a “totale carico dei proponenti”. Insomma i protagonisti di questa nuova galleria d’arte lavorerebbero gratis. Sarà davvero così? Dalla società ribattono: troveremo degli sponsor per pagare gli artisti. Per ora ancora nessuna novità. Vedremo che accadrà visto che da quando hanno aperte le prime 6 fermate non si è saputo più nulla del progetto.
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La speranza è che le questioni ancora aperte, in carico al consorzio costruttore e al Comune di Milano, possano trovare prima o poi una soluzione positiva nell’interesse dei cittadini.
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FABIO MARCOMIN
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