Il mondo va avanti sempre più veloce. Ma c’è qualcosa che rimane immutato dai tempi del Dopoguerra. L’orario estivo dei mezzi pubblici di Milano. Foto cover: Riccardo Mastrapasqua (Da Facebook)
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L’estate di ATM è rimasta agli anni Sessanta
# Dal 10 giugno il primo taglio estivo delle corse
Prima ci si sono messi i tagli delle corse sui mezzi di superficie, attuati per via della ormai cronica carenza di autisti. Se non bastasse, il 10 giugno è arrivata infatti la riduzione dell’orario di bus e metro in previsione dell’estate, come succede ogni anno dopo la chiusura delle scuole. Che prevede tagli come se si fosse rimasti a mezzo secolo fa, quando Milano era una città di gente che studia e lavora e che con l’estate si svuota. Ma Milano da allora si è trasformata.
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# La M2 la più colpita a causa delle diramazioni e dei lavori: si arriva a 10 minuti di attesa
Tra le linee metropolitane quella che più ha risentito di questa rimodulazione è la linea M2, date le sue quattro diramazioni. Se infatti i treni per Famagosta nella fascia oraria 7-9 passano ogni 3-4 minuti e verso Cascina Gobba ogni 4-5 minuti, quelli con destinazione piazza Abbiategrasso e Assago Forum lo fanno ogni 7-8 minuti e quelli diretti Gessate e Cologno Nord rispettivamente ogni 9-12 minuti e 9-10 minuti. Fuori dagli orari di punta bisogna aspettare almeno 10 minuti in ogni diramazione.
A questo si aggiungono i lavori programmati, partiti sempre il 10 giugno, per la realizzazione delle barriere antirumore nei quartieri di Cimiano e Crescenzago. Fino all’8 settembre i treni dovranno viaggiare a velocità limitata portando quindi ad un aumento dei tempi di viaggio e ritardi sulla linea.
# Nei mesi di luglio e agosto al via altre riduzioni: l’orario estivo a Milano non ha più senso
I tagli delle corse non finiscono qui. Nei mesi di luglio e agosto è prevista come da mezzo secolo la riduzione delle frequenze su tutta la rete di trasporti della città, con l’attuazione in pieno dell’orario estivo. Prepariamoci così a lunghe attese per i mezzi pubblici, a fughe anticipate la sera per prendere l’ultima corsa, a girare per la città dopo un concerto alla ricerca di un mezzo sostitutivo. Per evitare tutto questo basterebbe capire che l’orario festivo a Milano non ha più senso.
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FABIO MARCOMIN
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Perdonami l’atm è in capo al comune di Milano, quindi non è che questi dell’azienda dei trasporti si svegliano e arbitrariamente tagliano le corse,riceveranno tali direttive dall’azionista unico il comune di Milano, il discorso riguarda il comune soprattutto non atm,che è solo esecutrice di tali decisioni prese dall’amministrazione comunale
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