La richiesta di una nuova stazione della linea verde è stata avanzata da uno dei comuni dell’hinterland, che con 3 eguaglierebbe il record di altri due comuni. Le motivazioni della proposta e dove verrebbe realizzata la stazione.
M2: arriverà una NUOVA FERMATA della METRO?
# La richiesta del Comune di Cernusco sul Naviglio per una terza fermata metropolitana: eguaglierebbe il record di altri due comuni
Le ultime notizie risalgono al 2021 quando, nella fase di pubblicazione del Pums della Città Metropolitana di Milano, l’amministrazione comunale di Cernusco sul Naviglio era riuscita a far passare la proposta di un’ulteriore fermata nel proprio territorio sulla linea M2. Un passaggio fondamentale per gli eventuali passi successivi, in quanto il Piano urbano della mobilità sostenibile è lo strumento con il quale viene definita la strategia della mobilità di tutta la Città Metropolitana di Milano.
Con l’aggiunta di una terza fermata il comune di Cernusco andrebbe ad eguagliare il record di altri due comuni, Cologno Monzese e Gorgonzola, entrambi con tre fermate.
# L’area individuata per la nuova stazione della linea M2: Cascina Melghera
Per la nuova stazione della linea M2 è stata scelta una zona che si trova circa a metà strada tra la fermata di “Cascina Burrona” del Comune di Vimodrone e quella di “Cernusco sul Naviglio”, nei pressi di Cascina Melghera, all’altezza di via Melghera. L’intervento necessiterebbe di sforzi economici e costruttivi ridotti dato che la struttura sarebbe totalmente in superficie, quindi senza bisogno di scavare e realizzare manufatti, come tutte quelle esistenti sul ramo esterno della linea verde da Cimiano fino al capolinea di Gessate e del ramo con le fermate di Cologno Monzese.
# Perché è stata fatta questa richiesta
Il motivo della richiesta da parte dell’amministrazione di Cernusco sul Naviglio è dettata dalla posizione strategica della futura fermata. Risponderebbe a diverse esigenze di quella parte di territorio comunale compreso l’utenza del complesso immobiliare in costruzione in via Melghera. L’area ospitava uno degli alberghi incompiuti per i Mondiali di calcio degli anni ’90 tenuti in Italia, un altro è stato demolito negli anni scorsi a Milano, un ecomostro di 100mila metri cubi. Abbattuto per due terzi, al suo posto residenze residenze per circa 130 appartamenti, una RSA o uno studentato nella porzione di edificio non demolita e degli spazi verdi.
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FABIO MARCOMIN
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