Il completamento della linea M4 ha relegato ancora di più la M5 ai margini, in attesa del prolungamento verso Monza che probabilmente non si vedrà prima dei prossimi 10 anni. Vediamo perchè è l’ultima della classe.
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M5: i 7 difetti che la rendono la «Cenerentola» delle metropolitane di Milano
#1 L’unica che non passa per il centro
La linea M5 è l’unica linea a non passare per il centro e rischia di esserlo anche in futuro. Infatti, oltre alla M1, M2, M3 e M4, anche la linea M6 in base ad alcune delle ipotesi circolate negli ultimi anni potrebbe transitare per il Municipio 1 e intersecare tutte le linee lungo il suo percorso.
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#2 La più corta
Con il completamento della linea M4 è diventata ufficialmente la più corta di tutta la rete milanese. Questa la classifica per lunghezza:
- M2 è prima con 39,9 km;
- M1 seconda con 26,7 km;
- M3 terza con 17,3 km;
- M4 quarta con 15 km;
- M5 ultima con 12,9 km.
#3 La prima a chiudere: l’ultima corsa è a mezzanotte, le altre linee terminano mezz’ora più tardi
Anche con gli orari non ci siamo. Nonostante sia automatica chiude prima di tutte, allo scadere della mezzanotte l’ultima corsa, come Cenerentola costretta a scappare via dal ballo prima che la sua carrozza si trasformi di nuovo in una zucca. La M4 si è infatti adeguate alle tre metropolitane pesanti facendo partire l’ultimo convoglio circa mezz’ora dopo l’ultimo in servizio sulla linea M5.
#4 Viaggiare di notte è un’impresa: è l’unica linea senza la sostituiva, per fare il percorso si deve salire su quattro mezzi diversi
A questo si aggiunge il fatto che la M5 è l’unica a non avere una linea sostitutiva notturna, che ricalchi il percorso sotterraneo con bus in superficie fino alla ripresa del servizio previsto alle 5:30 del mattino. Se si volesse comunque percorrere un simile tragitto nelle ore notturne come si potrebbe fare? Per prima cosa bisognerebbe armarsi di tanta pazienza e poi mettere in conto di cambiare diverse linee. Partendo da Bicocca si dovrebbe salire prima sulla N42 fino alla Stazione Centrale, poi sulla N25 fino a Cadorna, ancora sulla NM1 fino a De Angeli e infine la N80 fino a San Siro Stadio.
#5 È la sola linea senza un deposito
Tutte le linee metropolitane in esercizio a Milano hanno almeno un deposito per i convogli, anche per la M4 è già stato realizzato, tranne la linea M5 in quanto non previsto dal progetto. È presente solo un impianto di officina situato nei pressi del capolinea di Bignami che può ospitare un numero limitato di treni. Questo limita la frequenza ad massimo di un treno ogni 150 secondi invece di 75. Le cose miglioreranno solo quando prolungheranno la metropolitana verso Monza, nel progetto è previsto infatti un deposito, ma questo non dovrebbe avvenire prima di 10 anni viste le lungaggini e gli intoppi per riuscire ad arrivare al bando di gara per i lavori.
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#6 I treni sono simili a quelli della M4, ma meno capienti
Persino i treni potevano essere pensati meglio, in particolare all’interno. La disposizione delle sedute con salottini da 4 posti riduce infatti lo spazio per i passeggeri in piedi e rende scomodo anche sedersi, e la capienza massima. Sui convogli della M4, prodotti sempre da Hitachi, si è scelto di mettere solo posti in linea come su M1, M2 e M3.
#7 …ed è anche la più brutta
Chiudiamo con la qualità estetica. Nonostante si siano impegnati anche con la M4, in senso negativo, la linea M5 è considerata la più brutta di tutta la rete. In particolare la tratta a nord con accessi imbarazzanti sia per il design, che per l’uso dei materiali e dei colori, con abbinamenti incomprensibili. Internamente la situazione non migliora molto, eccetto alcune stazioni riuscite bene come Garibaldi FS e Tre Torri.
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FABIO MARCOMIN
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