MILANO-TORINO: “ALTA VELOCITÀ come una METRO”

Un biglietto della metro per andare da Torino a Milano. Il primo passo per la "fusione" tra le due città?

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giacomodenittis IG - Torino Porta Susa

La proposta del candidato Pd alle prossime elezioni regionali del Piemonte. Il primo passo per la “fusione” tra le due città?

MILANO-TORINO: “ALTA VELOCITÀ come una METRO”

# “Un Piemonte senza confini”

Credits: @russo_alice
Torino

Daniele Valle, l’aspirante candidato Pd per le prossime elezioni regionali in Piemonte che si tengono nel 2024, ha lavorato a una proposta definita in un libretto di 43 pagine dal titolo «Il Piemonte è la nostra casa». Valle immagina un Piemonte senza confini e che è in linea con il pensiero dell’architetto torinese Carlo Ratti che, in una recente intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: “Va detto chiaramente: il futuro di Torino è Milanounica ‘città globale’ italiana” spingendo per “l’integrazione tra due poli urbani ormai vicinissimi. 45 minuti di treno sono meno di quanto ci vuole da casa all’ufficio a New York”.

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# Da Torino a Milano con un biglietto della metro

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Nell’ottica di valorizzare il collegamento con i treni dell’Alta Velocità tra i due capoluoghi di regione, colmare la competizione tra territori e contrastare il saldo migratorio negativo, il candidato del Pd Daniele Valle sostiene che «da Torino a Milano dovremmo viaggiare pagando il biglietto della metro». Un viaggio al costo di 2,20 euro come quello del ticket Atm? Attualmente ci sono 24 treni Frecciarossa di Trenitalia e 13 di Italo che quotidianamente collegano le due città. A questi si aggiungono convogli regionali e interregionali. 

Una proposta utile per contribuire a dar vita alla “maggiore metropoli del sud Europa centrata su innovazione e sostenibilità” come dalla proposta dall’architetto Carlo Ratti o un semplice “aiuto elettorale” a spese della collettività per i pendolari dell’Alta Velocità?

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Fonte: Corriere Torino

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

2 COMMENTI

  1. Proprio voi di Milano Città Stato, idea che sottoscrivo in toto, date corda ad una fesseria del genere? Torino ha già procurato abbastanza guai all’Italia con la sua visione “internazionale” che non è il caso di ridarle credito. Pensate, tra le mille osservazioni possibili, a come ha ridotto l’Alfa Romeo! E poi il libretto di 43 pagine!! Però voi stessi parlate di trovata elettorale….

  2. Sig. Silvani: cosa c’entra la città di Torino con la politica della Fiat o di chi l’ha gestita durante quello sfacelo?

    Piuttosto, altro articolo qui, dipingeva Torino come una città senza altra scelta per i suoi cittadini che di impiccarsi per la differenza abissale con lo sfavillio e la vivacità di Milano, corrosi dalla detestazione verso Milano e i milanesi, in un’atmosfera di rivalità che sinceramente…dopo anni che lavoro sia a Milano che a Torino…

    Io dico, tra le due città rimangono 100 km di campagne e risaie, e pure altre 2 province almeno.

    Un Frecciarossa a 2 euro e 20 per creare la più grande città del sud Europa….Io continuo a vedere che tra le due città ci sojo sempre 100 km di campagne e risaie, e pure altre 2 province almeno. lo vedo un pò come quegli articoli anni 70 che prevedevano nel 2000 città affollate di veicoli volanti e architetture futuriste, che forse adesso compaiono nei paesi arabi dove è difficile capire se hanno più portata i fiumi di denaro o quelli di petrolio o gas.

    Però a pensarci bene, Trenitalia, che non è un ente di beneficenza, potrebbe incamerare la differenza col prezzo reale, con qualche accordo all’italiana, facendo entrare dalla finestra qualche tassa inciuciando con qualche ministro…
    Però alla fine, se non così, in qualche modo i costi di un servizio AV devono pur essere coperti.

    Ma no gentilissimo Sig. Silvani, Torino è una grande città che dovrebbe, cavandosela da sola, cercare un riscatto; Milano in parte ci è riuscita. Ma solo in parte.
    Torino lasciamola dov’è. Quello che condivido di questo sito è che sia giusto sollevare, stimolare dibattiti e iniziative per fare dell’area metropolitana di Milano un organismo più coeso e organizzato, che sia città stato o altro. Però si leggono spesso idee, come il Frecciarossa a 2 Euro, troppo lontane dall’essere realizzate; o per le quali ho personali dubbi sull’utilità (una linea di metrò Linate- Stazione Centrale…).

    Ma guardiamo ai 35 anni per vedere aperto il Passante, o che è nata prima la linea 5 della 4, che un prolungamento di 3 km da Bisceglie (in superficie?….) a Baggio sta prendendo tempi biblici, o che a Monza manco più parlano che potrebbe arrivare la 1.
    Certo è bello vedere che nascono grattacieli come funghi; ma il valore aggiunto per i cittadini?….Adesso che sono semivuoti per il boom del lavoro da remoto….Intanto, mentre tirano su grattacieli utili solo per qualcuno, queste 5 linee scarse non hanno risolto il problema delle decine di migliaia di mezzi che intasano la città; perchè prima di pensare alla linea 6, bisogna portare fuori città, sul modello della 2 a Gessate, queste 5, e farle funzionare ben oltre le 12 e mezza di sera; invece per arrivare a Vimercate con la 2 si pensa di continuare con un servizio leggero; ma chi lo prende….. Bisogna far varare una volta per tutte la gestione unica di tutti i mezzi che servono l’area metropolitana. Lo spazio per una Circle line c’è già, e senza scavare: perchè non si ristruttura la sede della 90/91 affinchè circolino convogli su gomma invece che autobus, eliminando gli incroci a raso con sottopassi, proteggendo in modo efficace e con punizioni certe e dolorose per i furbetti (farabutti dico io) che percorrono indisturbati la corsia riservata?

    PERCHE’ NON SI LOTTA PER FAR EFFICIENTARE QUELLO CHE GIA’ C’E’ ?

    Ma si, sognare non costa nulla; sogniamo pure la metrò per il mare o i 2 Euro del Frecciarossa. Però senza scordare che queste 4 idee sgangherate che ho buttato giù a caso, sembrano talmente banali e tutto sommato nemmeno tanto utopiche, tanto che di voci se ne sentono, ma anche loro a quanto pare restano dei gran sogni

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