L’inaugurazione di tutta la M4 rischia di essere un lampo nel buio. Non è, infatti, un buono momento per i nuovi lavori della metropolitana di Milano. Il bando per portare la M1 verso Baggio è da rifare, quello per estendere la M5 fino a Monza è in attesa perchè mancano circa 400 milioni di euro di fondi per realizzare l’opera. Sul fronte M3 si attende invece da oltre 30 anni di allungarla fino a Paullo. Finalmente la situazione sembrava sbloccata, con la scelta di un percorso misto metro/metrotranvia, ma Regione Lombardia vuole rivedere l’ultimo progetto di MM con i sindaci interessati dall’infrastruttura. Vediamo il punto sul progetto.
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Quel pasticciaccio brutto della M3 fino a Paullo: MM e Regione Lombardia divise sul progetto
# Da oltre 30 anni si attende l’estensione della linea gialla fino a Paullo
Dopo anni di stasi, nel 2022 erano stati destinati 5,5 milioni per la redazione del PFTE, il progetto di fattibilità tecnico economico, per prolungare la linea M3 in direzione di Paullo. Un’opera attesa da oltre 30 anni, con diversi tentativi andati a vuoto, e con l’ultimo progetto, realizzato da MM presentato dal Comune di Milano al Ministero dei Trasporti, da far partire nei prossimi anni.
# Il tracciato elaborato da MM: 15 km di linea tra metro e metrotranvia
Nel dettaglio si prevede la prosecuzione del tracciato della M3 in una doppia modalità: circa 15 km, suddivisi tra metropolitana e metrotranvia. La prosecuzione come metro è di di 4,4 km con due nuove fermate: San Donato-De Gasperi e Peschiera Sud.
Da quest’ultima stazione partirebbe un servizio di metrotranvia, in sede protetta, di 10,9 km e 8 fermate: Peschiera Sud, Peschiera Bettola, Pantigliate-Vigliano, Mediglia Mombretto, Settala-Caleppio. Le ultime 3 fermate nel comune di Paullo con Paullo Centro, Paullo Conterico e Paullo TEEM all’intersezione con la Tangenziale Est Esterna. La frequenza della tratta in metrotranvia sarebbe di un mezzo ogni 7,5 minuti, con velocità commerciale dei tram di 30 km/h.
# Un investimento complessivo salito da 700 a 850 milioni di euro
Per realizzare tutto il progetto era stato stimato un investimento complessivo pari a 700 milioni di euro, di cui 435 milioni per la tratta di metropolitana e 265 milioni per la tratta di metrotranvia. L’importo è salito nel frattempo a 850 milioni di euro a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e delle energie, e non detto che non lieviti ulteriormente.
# Attesa per i risultati dell’analisi costi-benefici, lo studio di fattibilità non prima del 2025
La prima delibera regionale, che stanziava parte dei fondi per lo studio di fattibilità, è del 2017. Alla fine del 2023 era attesa la conclusione dell’analisi costi-benefici, della quale al momento non sono stati pubblicati i risultati, mentre nelle intenzioni del Comune di Milano lo studio di fattibilità tecnico-economica elaborato da parte di Mm Spa dovrebbe arrivare entro il 2025 per dare avvio ai lavori nel 2028. C’è però chi non è d’accordo.
# Regione Lombardia non è accordo: previsto incontro con i sindaci per portare la metropolitana fino a Mediglia
Quando tutto sembrava puntare verso un progetto misto metro/metrotranvia, l’Assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, Franco Lucente, ha dichiarato la sua contrarietà, come riportato a fine agosto da “Il Cittadino”: «A me non piace il prolungamento con una metropolitana leggera fino a Paullo: o la si porta all’interno delle città, altrimenti non ha senso». La sua intenzione è realizzare un percorso più breve, fino a Vigliano di Mediglia, ma tutto come metropolitana. In totale le fermate di metro salirebbero da due a quattro.
Entro la fine di settembre dovrebbe esserci un incontro con tutti i sindaci dell’asse della 415 per illustrare l’idea: «Questo prolungamento richiederebbe, addirittura, meno investimenti rispetto alla metrotranvia e garantirebbe un servizio più efficiente. I costi stimati per la metrotranvia superano di quasi 200 milioni di euro quelli del prolungamento della metropolitana fino a Vigliano con due fermate in più rispetto al capolinea di Peschiera». L’obiettivo è garantire un collegamento efficiente e completo, cosa che non sarebbe con la metrotranvia dato che raggiungerebbe una velocità massima di 30 chilometri all’ora su varie fermate: «Una soluzione che risulta poco pratica per i cittadini, che preferirebbero salire sull’auto per coprire la stessa tratta più velocemente e raggiungere direttamente il capolinea del metrò».
Continua la lettura con: La metro a Monza resta un miraggio: perché tutto è bloccato?
FABIO MARCOMIN
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Sono d’accordo…unica soluzione senza metrotranvia.come la linea 2 verso Gessate.
Ha ragione l’assessore regionale.
Portare il capolinea a Peschiera Borromeo in via Roma, porterebbe solo maggiore traffico nel paese e disservizi a tutta la popolazione, nonché essendo così vicino a San Donato le persone non lascerebbero la Paulese e addirittura, per chi abita a nord di Peschiera, avrebbe più senso ancora andare a San Donato.
Il compromesso più sensato, è portare il capolinea della MM3 appena fuori Peschiera Borromeo, poco prima di Pantigliate, magari andando a recuperare l’area della vecchia cartiera, così da evitare anche ulteriore consumo di suolo.
Si potrebbe inoltre intercettare anche il traffico della SP159 che arriva da Melegnano, deviando dietro alla Mapei e arrivato in zona Cartiera promuovere l’uso del interscambio o forzare l’inserimento nella Paulese solo prima del sottopasso di Peschiera.
Ciliegina, fare finalmente una rotonda e un sottopasso nel tratto di Paulese che intercetta lo svincolo per l’ospedale di San Donato, che oggi è un pessimo collo di bottiglia per tutto il traffico.
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