Un progetto atteso da 30 anni dai pendolari che ogni giorno intasano la Paullese. I sindaci dalla provincia di Crema hanno scritto al governo per far inserire l’opera tra le infrastrutture prioritarie nel Recovery Plan. Ecco il possibile tracciato e quanto costerebbe.
“Vogliamo il METRÒ fino a PAULLO”
# I sindaci del cremasco scrivono al premier Draghi per inserire il prolungamento della M3 fino a Paullo nel Recovery Plan
L’assessore al bilancio di Crema Cinzia Fontana commenta la lettera firmata da tutti gli esponenti dei partiti cremaschi, in cui viene chiesto di finanziare il prolungamento della M3 fino a Paullo, indirizzata al premier Mario Draghi, ai ministri Daniele Franco ed Enrico Giovannini, al presidente della Lombardia Attilio Fontana e al sindaco di Milano Beppe Sala: “Mosse dall’interesse comune di sostenere azioni positive che portino beneficio al nostro territorio le forze politiche dell’area cremasca hanno condiviso un appello unitario a Governo, Regione e istituzioni locali affinché il progetto di prolungamento della MM3 San Donato-Paullo sia inserito tra gli interventi infrastrutturali prioritari e strategici nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza finanziato col Recovery fund“.
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# L’ultimo progetto redatto da MM costerebbe 1,1 miliardi di euro: 14 km di estensione con 8 nuove fermate
Oltre ad agevolare il viaggio dei pendolari con un collegamento puntuale e efficiente, il prolungamento della linea gialla fino a Paullo andrebbe a snellire il traffico sulla Paullese i cui lavori non sono ancora arrivati a conclusione. L’ultimo progetto nella versione più estesa redatto da Metropolitana Milanese tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni ‘2000, insieme ad altri successivi, sono stati tutti bocciati dalla Corte dei conti per mancanza della sufficiente copertura finanziaria e un rapporto costi/benefici non ottimale. L’estensione della M3, come da immagine in alto, prevedrebbe 8 nuove fermate per una lunghezza di circa 14 km con metà del tracciato in sotterranea fino a Peschiera e il resto quasi completamente in superficie o trincea fino a Paullo Est.
Il finanziamento richiesto sarebbe di 1,1 miliardi di euro e secondo i sindaci del cremasco i fondi si troverebbero se l’opera fosse inserita come infrastruttura prioritaria nel Recovery Plan. A questo si aggiunge che la TEEM, tangenziale est esterna di Milano, è stata progettata e realizzata lasciando la spazio necessario per l’estensione delle M3 fino alla fermata di Paullo Est e per il deposito dei treni.
# L’ipotesi più probabile ad oggi: 2 fermate fino a San Donato Est, il resto con metrotranvia o bus rapidi
Al momento l’ipotesi più fattibile contempla un’estensione della M3 per 2 fermate fino a San Donato Est e il resto del percorso realizzato tramite infrastrutture meno impattanti sia a livello costruttivo che finanziario, come metrotranvia o bus rapidi in corsia protetta.
Da anni però anche i comuni a nord di Milano chiedono il prolungamento della M3. Le ultime ipotesi vedono un’estensione massima di altre 2 fermate dopo il capolinea di Comasina: Cormano e Paderno Dugnano.
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Fonte: Il Giorno
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FABIO MARCOMIN
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