A Porto Marghera è stata inaugurata la rinnovata centrale termoelettrica del Gruppo Edison: un investimento di 400 milioni di Euro ha consentito alla centrale, costruita originariamente nel 1964, un importante intervento di ammodernamento.
A Porto Marghera la CENTRALE TERMOELETTRICA più efficiente d’Italia
# La Centrale di Porto Marghera
La centrale elettrotermica di Porto Marghera, situata nella terraferma veneziana, rappresenta un punto di riferimento cruciale per l’approvvigionamento energetico della regione. Nel corso degli anni la centrale ha subito diverse trasformazioni per adattarsi alle nuove esigenze energetiche e ambientali.
Oggi, la centrale elettrotermica di Porto Marghera rappresenta una svolta verso l’energia sostenibile, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e promuovendo l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
# Efficienza energetica ai massimi livelli
La centrale elettrotermica di Porto Marghera sfrutta un sistema di produzione di energia basato sulla cogenerazione, che permette di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore. Questo approccio innovativo consente di ottimizzare l’efficienza energetica dell’impianto, riducendo gli sprechi e massimizzando l’utilizzo delle risorse disponibili. Un aspetto fondamentale che rende la centrale elettrotermica di Porto Marghera un esempio di sostenibilità è l’utilizzo di fonti rinnovabili. L’impianto è alimentato principalmente da biomasse, quali scarti vegetali e prodotti agricoli residuali, riducendo così la dipendenza dai combustibili fossili e le relative emissioni di anidride carbonica. Inoltre, la centrale sfrutta anche l’energia solare e l’eolico per integrare ulteriormente la sua produzione energetica, dimostrando un impegno concreto verso la transizione verso un mix energetico più pulito. Un altro aspetto rilevante è l’impegno costante della centrale elettrotermica di Porto Marghera per il monitoraggio e il controllo delle emissioni. L’installazione di filtri e sistemi di abbattimento delle polveri ha permesso di ridurre notevolmente l’impatto ambientale dell’impianto, proteggendo la qualità dell’aria e la salute dei cittadini. Inoltre, l’impianto è dotato di moderni sistemi di controllo delle emissioni, che garantiscono un continuo monitoraggio.
# Alcuni dati numerici dopo l’ultimo intervento di ammodernamento
La potenza installata dell’impianto, oggi, è di 780 megawatt, con un rendimento energetico del 63%, il più alto reso disponibile dalla tecnologia odierna. Il nuovo ciclo combinato a gas naturale di Marghera Levante è composto da una turbina da 515 megawatt, classe “H”, fornita da Ansaldo Energia, tecnologicamente pronta per l’impiego di idrogeno fino al 50% in miscela col gas naturale. Inoltre, è stato installato un generatore di vapore a recupero con all’interno un sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto e una turbina a vapore da 265 megawatt.
Secondo dati forniti dalla stessa Edison, l’installazione del nuovo impianto garantisce una riduzione delle emissioni di ossidi di azoto fino al 70% e di quelle di anidride carbonica fino al 30% rispetto alla media degli impianti termoelettrici installati in Italia, garantendo un impatto sull’ambiente particolarmente ridotto. Può soddisfare il fabbisogno annuale equivalente di circa 2 milioni di famiglie. I lavori di ammodernamento dell’impianto sono durati 4 anni, richiedendo il lavoro di mille operai e la collaborazione di 250 imprese fornitrici. Come già indicato, l’investimento è stato di 400 milioni di Euro.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, presente all’inaugurazione, ha commentato così: “Questa centrale è la più performante in Italia e una delle più avanzate al mondo, assolutamente sostenibile con una ricaduta sull’aria quasi nulla in termini di emissioni. È parte di quel processo tecnologico che abbiamo portato qui a Venezia con l’obiettivo di dare una prospettiva futura e di lavoro al Paese intero. Marghera è un polo strategico che, anche grazie all’inaugurazione di oggi, può attrarre nuovi investimenti. Non solo: da qui devono partire le sperimentazioni per la produzione di idrogeno e non è un caso che Venezia sia stata la prima città in Italia ad avere un distributore con questa tecnologia».
Credits: comune.venezia.it
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LUCIO BARDELLE
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