La Biennale di Architettura, slittata di un anno a causa della pandemia sta per ridare vita a Venezia. Un riassunto di tutte le anticipazioni.
BIENNALE di Architettura 2021: Venezia riparte al CENTRO del MONDO
Nel mese di marzo del 2020, Venezia è certo stata uno dei simboli del lockdown nazionale, oserei dire europeo. La pandemia, che ha bloccato l’Italia intera, ha permesso a pochi fortunati di poter godere di una città deserta, come mai si era potuta vedere prima.
Venezia senza vita è un’immagine strana, molto singolare, rara. Ho potuto vedere con i miei occhi questa fotografia e, garantisco, sarà difficile cancellarla dalla mia mente.
Venezia è rimasta “chiusa” ai turisti per un lungo periodo. La malinconia che si respirava nei mesi scorsi in giro per la città, con le calli frequentate sostanzialmente solo da chi ci vive e da chi ci lavora, è cosa che finirà sui libri di storia. Molti negozi e attività commerciali sono stati chiusi a lungo e alcuni di essi, ahimè, non riapriranno più.
# Ritorno alla normalità
Ma è passato più di un anno dal lockdown 2020, e da qualche settimana, la voglia di ritorno alla normalità ha rapidamente contagiato anche Venezia, una delle città più amate dai turisti di tutto il mondo.
Città d’arte per eccellenza, Venezia non vuole perdere tempo e ha cominciato ad annunciare la riapertura dei suoi musei e a confermare tutti gli impegni presi, e solo rimandati, con i suoi ammiratori.
# Biennale di Architettura: Come torneremo a vivere insieme?
Tra questi, non può mancare di certo uno degli appuntamenti più importanti di tutto l’anno: sarà aperta al pubblico per 6 mesi, da sabato 22 maggio a domenica 21 novembre 2021, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera, la 17. Mostra Internazionale di Architettura. E proprio dalla pandemia parte il titolo della Mostra: How will we live together?, a cura di Hashim Sarkis e organizzata dalla Biennale di Venezia.
# La mostra: i partecipanti
La Mostra Internazionale comprende opere di 112 Partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con un’ampia rappresentanza femminile. La Mostra è organizzata in cinque aree tematiche, chiamate “scale”: tre allestite all’Arsenale e due al Padiglione Centrale: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities, Across Borders e As One Planet.
Questa edizione comprende anche una serie di partecipazioni fuori concorso:
- Stations + Co-Habitats: ricerche sulle cinque tematiche e relativi casi di studio sviluppati da ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo
- la partecipazione speciale dell’artista israeliana Michal Rovner al Padiglione Centrale
- La mostra nella Mostra di Studio Other Spaces (rappresentato da Olafur Eliasson e Sebastian Behmann) che presenta Future Assembly con i contributi di tutti i Partecipanti
- Un’istallazione esterna ai Giardini, How will we play sport together?, dedicata al tema dello sport
- Un evento speciale della Vuslat Foundation, che propone una installazione di Giuseppe Penone in Arsenale.
Parte della Mostra è anche How will we play together?, contributo di 5 architetti internazionali partecipanti, autori di un progetto dedicato al gioco allestito a Forte Marghera (a Mestre) e aperto alla cittadinanza.
# La Mostra: le partecipazioni nazionali
61 Partecipazioni Nazionali animeranno invece gli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, con 3 Paesi presenti per la prima volta alla Biennale Architettura: Grenada, Iraq e Repubblica dell’Uzbekistan.
Il Padiglione Italia troverà dimora alle Tese delle Vergini in Arsenale. Sostenuto e promosso dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Creatività Contemporanea, è a cura di Alessandro Melis.
La pre-apertura della Mostra avrà luogo nei giorni 20 e 21 maggio. La cerimonia di inaugurazione si svolgerà invece sabato 22 maggio 2021.
# Collaborazione con la Biennale di danza
L’edizione 2021 della Mostra di Architettura incrocerà il 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (dal 23 luglio all’1 agosto).
Saranno ospitati all’Arsenale, nella sezione della Mostra intitolata Among Diverse Beings, le installazioni e i danzatori-coreografi della Biennale College. Sotto la guida del Direttore Artistico della Biennale Danza, Wayne McGregor, essi daranno vita a frammenti coreografici, “istantanee” o “schizzi” sollecitati da segni, materiali e temi della Mostra di Architettura.
# Eventi collaterali
Infine, sono ben 17 gli Eventi Collaterali ammessi dal Curatore della Mostra e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro. Organizzati anch’essi in diverse sedi della città di Venezia, ampliano l’offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra.
# How will we play together? – L’intervento di Hashim Sarkis
Hashim Sarkis, il Curatore della Mostra di origini libanesi, interviene così:
“L’attuale pandemia globale ha senza dubbio reso la domanda posta da questa Biennale ancora più rilevante e appropriata, seppure in qualche modo ironica, visto l’isolamento imposto. Può senz’altro essere una coincidenza che il tema sia stato proposto pochi mesi prima della pandemia. Tuttavia, sono proprio le ragioni che inizialmente ci hanno portato a porre questa domanda – l’intensificarsi della crisi climatica, i massicci spostamenti di popolazione, le instabilità politiche in tutto il mondo e le crescenti disuguaglianze razziali, sociali ed economiche, tra le altre – a condurci verso questa pandemia e a diventare ancora più rilevanti.
Non possiamo più aspettare che siano i politici a proporre un percorso verso un futuro migliore. Mentre la politica continua a dividere e isolare, attraverso l’architettura possiamo offrire modi alternativi di vivere insieme. La Biennale Architettura 2021 è motivata dai nuovi problemi che il mondo sta ponendo all’architettura, ma è anche ispirata dall’attivismo emergente di giovani architetti e dalle radicali revisioni proposte dalla professione dell’architettura per affrontare queste sfide.”
Credits: labiennale.org
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LUCIO BARDELLE
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