CURIOSITÀ e LEGGENDE su Belluno e le DOLOMITI, le montagne più amate dai milanesi

Luoghi molto amati ma anche poco conosciuti. Come la loro "capitale" e le loro leggende

0
Ph. kordi_vahle (pixabay)

Le Dolomiti sono tra le montagne più famose al mondo. La parte centrale della catena montuosa sorge in Veneto. Dal punto di vista amministrativo, Belluno è la provincia che “governa” gran parte delle Dolomiti venete. Ecco 5 curiosità e leggende su Belluno e sulle Dolomiti, le montagne più amate dai milanesi. 

CURIOSITÀ e LEGGENDE su Belluno e le DOLOMITI, le montagne più amate dai milanesi

#1 Belluno è la “città splendente”

Ai piedi delle Dolomiti sorge Belluno, la città più settentrionale del Veneto. Belluno conta circa 36000 abitanti e sorge a 389 metri sul livello del mare. È una delle province venete a cui fanno capo molti paesi nelle valli circostanti, ma soprattutto diverse aree montane. L’Alpago, il Cadore, l’Agordino, Cortina stessa, sono tutte zone che amministrativamente appartengono alla provincia di Belluno. La città è conosciuta anche come “la città splendente”. Il nome Belluno, infatti, sembra abbia origini celtiche e derivi da Bel (splendente) e Dunum (centro fortificato), attribuito per la bellezza del paesaggio che circonda la città.

Credits: @dolomiti.it(IG)

#2 Patrimonio dell’UNESCO

Il comune di Belluno fa parte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, patrimonio naturalistico italiano istituito nel 1993. Inoltre, è parte del patrimonio dell’umanità delle Dolomiti, dichiarato tale dall’UNESCO nel 2009. Assieme a Latina, Belluno è l’unica città italiana il cui territorio sorge all’interno di una parco nazionale.

Credits: @dolomiti.it(IG)

#3 Dino Buzzati è nato a Belluno e si può dormire a casa sua

Uno degli scrittori più famosi di Milano in realtà è nato proprio a Belluno, in località San Pellegrino, nel 1906. Dino Buzzati è stato scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, poeta. Il suo capolavoro Il deserto dei tartari, datato 1940, è considerato il culmine della narrativa esistenzialista italiana. Il 28 gennaio di quest’anno, ricorre il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.

Se la comunità bellunese è pronta a festeggiare l’evento, di certo la ricorrenza non passerà inosservata tra gli amanti di letteratura. Primo fra tutti, il Convegno internazionale “Dino Buzzati e la Parola“, organizzato presso lo IULM di Milano. “A una certa età tutti voi, uomini, cambiate. Non rimane più niente di quello che eravate da piccoli. Diventate irriconoscibili”.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Alle porte di Belluno, è possibile visitare la casa natale del Buzzati, che è anche un bellissimo B&B.

Credits: @villabuzzati.com(IG)

#4 – I Monti Pallidi

Le Dolomiti hanno un secondo nome, che pochi conoscono: i Monti Pallidi. Come tutti i territori montani, anche le Dolomiti sono da sempre la location ideale per ambientare leggende che si tramandano da generazioni. Il nome di Monti Pallidi è stato dato a seguito di un prodigioso incantesimo avvenuto quando ancora esisteva l’antico Regno delle Dolomiti. Ai tempi, la roccia delle montagne aveva lo stesso colore delle Alpi, ma ciò impediva, al principe delle Dolomiti, di poter condividere del tempo con la moglie, che era invece la principessa della Luna.

Lui non poteva andare sulla Luna perché avrebbe rischiato l’accecamento a causa della luce troppo intensa. Lei, invece, non poteva fissare l’oscurità delle montagne perché le procuravano malinconia e depressione. Il principe, disperato, incontrò per caso il re dei Salvani, un piccolo gnomo che cercava una terra per il suo popolo. Dopo che il principe raccontò la sua triste storia allo gnomo, questo gli propose di rendere splendenti tutte le montagne del suo regno. In cambio, avrebbe ottenuto il permesso di vivere con il suo popolo in questi boschi. Dopo aver stretto il patto, gli gnomi tessero per un’intera notte la luce della luna, ricoprendone tutte le rocce. La principessa poté così tornare a vivere sulla Terra assieme al suo sposo e le Dolomiti presero il nome di Monti Pallidi.

Credits: @dolomiti.it(IG)

#5 Sorapis, il lago delle lacrime

Uno dei laghi più belli e scenografici di tutte le Dolomiti è il Lago di Sorapis, racchiuso dalle meravigliose cime del parco naturale d’Ampezzo.

Credits: @Lagodisorapis.official(IG)

Una famosa leggenda vuole attribuire la genesi del monte Sorapis, che sovrasta il lago, e del lago stesso, a Misurina, figlia del re Sorapis. L’amore del padre per la figlia, che veniva accontentata ad ogni capriccio, aveva reso Misurina egoista e viziata. Ogni suo desiderio era per il gigante Sorapis un ordine. L’ultimo capriccio di Misurina, che le fu fatale, fu quello di volere a tutti i costi impossessarsi dello specchio della Regina del Monte Cristallo.

Sorapis, che già vedeva la cosa impossibile, si recò comunque dalla regina, la quale gli fece una proposta: in cambio dello specchio, Sorapis si sarebbe dovuto trasformare in montagna. Misurina avrebbe dovuto prendere la decisione finale. Sorapis tornò così dalla figlia e le spiegò la proposta della Regina. L’egoismo della bambina vinse: Misurina impugnò lo specchio e Sorapis iniziò subito a trasformarsi in una montagna. Misurina e lo specchio precipitarono giù in basso. Sorapis, vedendo la figlia morire, pianse talmente tanto da formare il lago su cui tutt’ora egli stesso si riflette. In fondo al lago, la leggenda vuole che riposino ancora Misurina e il suo magico specchio.

Credits: @Lagodisorapis.official(IG)

L’album Sabato pomeriggio (1975) di Claudio Baglioni, contiene una bellissima traccia intitolata Il lago di Misurina, che racconta la versione personale di Baglioni della leggenda del lago.

Credits: montipallidi.net, venetocio.com

Continua la lettura con: La Milano di Buzzati

LUCIO BARDELLE

Copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità

 


Articolo precedenteSHOTTINO di sera, divertimento si spera: ma come si dice in milanese?
Articolo successivoLa FERROVIA al CONTRARIO
Lucio Bardelle
Nasco a Dolo (VE) nel 1979. Padre padovano, mamma vicentina, cresco nella terraferma veneziana. Studio Economia a Venezia, poi viaggio, per lavoro e per piacere. Vivo una decina d'anni tra Bologna, Lombardia e Roma, poi torno a Venezia. Sono appassionato di musica rock, suono la chitarra e il basso. Scrivo per una associazione locale a sostegno del cittadino (Oltre il muro), creata da Pietro, uno dei miei migliori amici, infortunatosi 15 anni fa durante una partita di calcio.