C’era una volta, in un paese lontano lontano, una terra abitata da gnomi… No, non è l’inizio di una storia per bambini, ma pura realtà. Gli gnomi esistono, e sono tra noi! O, meglio, sono in Polesine. Vi ho incuriosito? Continuate a leggere!
Gli GNOMI del Polesine
A chi non piacevano le favole e i racconti di fantasia, da bambini? A me, per esempio, piacciono ancora adesso. Potete immaginare quanto fossi meravigliata nello scoprire che in Polesine è possibile entrare in contatto con gli gnomi. Si, avete letto bene.
Ma partiamo dall’inizio…
# Il Polesine
Se siete amanti della natura e conoscete un po’ la geografia, avrete senza’altro sentito parlare del Polesine: una terra dominata dall’acqua che si identifica prevalentemente con la provincia di Rovigo, e che è situata tra il basso corso del Po e dell’Adige.
I paesaggi quindi non potrebbero essere più vividi e rigogliosi, tra gole, boschi, e valli verdi, incastonate in un territorio che tramanda anche la cultura del suo popolo, con chiese, musei, palazzi storici come Villa Badoer, un’altra delle opere d’arte nate dal genio del Palladio.
Vi starete chiedendo che cosa c’entrino gli gnomi in tutto questo… Beh, allora continuiamo il nostro percorso…
# Gli Gnomi del Polesine
Non tutti sanno che, oltre a paesaggi incantevoli e opere d’arte invidiabili, il Polesine può vantare anche una leggendaria e corposa comunità di gnomi, piccole creature operose che salvaguardano l’ambiente, aiutando a mantenerlo pulito e a trasmettere l’amore per la natura. Ma chi sono questi gnomi?
Si tratta di un progetto che prende origine dalla grande passione per la montagna e per l’intaglio di gnomi di legno. Gli Gnomi del Polesine nascono quindi dal bisogno di rafforzare l’identità del polesani e di permettere alle tradizioni folkloristiche locali di essere conosciute e riconosciute ovunque. Per questo, gli Gnomi del Polesine si inseriscono perfettamente nel territorio circostante.
# La storia degli Gnomi
Per capire come mai gli gnomi sono così cari a queste terre, bisogna scavare in fondo nella storia della città di Rovigo, e per conoscere la storia che avvolge di fascino la città di Rovigo, bisogna arrivare fino a Carlo Magno.
La leggenda ha origine nel racconto “La regina e il Giardino Segreto”, raccontata direttamente dalla voce dell’attrice Francesca La Malfa sui canali social degli Gnomi. In questo racconto, si dice che Ildegarda, moglie di Carlo Magno, vagando per quelle incantevoli terre rimase affascinata dal profumo di un roseto selvatico, e vi si addentrò. Qui la Regina incontra Rodigi, uno gnomo, che la aiuta ad attraversare il roseto impedendo che ella si punga o ferisca in alcun modo, godendo solo del meraviglioso profumo dei boccioli.
# Chiamali per nome
Gli gnomi sono tutti accomunati dal bisogno di interagire con la loro terra, di proteggerla e di valorizzarla. Come le persone, però, hanno interessi, passioni, caratteri diversi. E nomi. Si, perché gli gnomi non sono tutti uguali!
Il primo gnomo è Policino che viene dalle montagne, poi ci sono Caligo, Viridio, Filistino e tanti altri ancora, e tutti hanno particolarità diverse e speciali. A Filistino piace l’acqua, a Brina e Galaverna nascondersi tra le foglie fresche al mattino.
Ma gli Gnomi del Polesine sono anche paladini dell’ambiente e della tua protezione: sono molti infatti gli eventi organizzati—e molti ancora quelli in progetto per il futuro—proprio grazie alla collaborazione di questi piccoli tesserini dall’aspetto fiabesco, che attirano l’attenzione e interrompono la routine. Forse è quello che serve, per spegnere il pilota automatico e accorgerci di dove stiamo andando, e di come lo stiamo facendo. Esperio e Viridio hanno dato il buon esempio ad Artessura di Adria cimentandosi nella raccolta differenziata per sensibilizzare tutti a rispettare l’ambiente.
E se volete conoscere gli altri eventi e fare amicizia con questi simpatici gnometti, seguiteli sulla pagina Facebook ufficiale degli Gnomi!
Fonte: .ItRovigo, Polesine Tourism
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GIADA GRASSO
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