I 10 PANORAMI delle Dolomiti che non si possono perdere

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Continua la rubrica dei posti più belli da vedere fuoriporta per quando si potrà andare a vedere qualcosa fuori dalla porta. Continuate a leggere per scoprire 10 magnifici posti nelle Dolomiti che non potete lasciarvi sfuggire.

I 10 PANORAMI delle Dolomiti che non si possono perdere

Chiunque conosce le Dolomiti. Per sentito dire, per esperienza diretta, per aver visto delle foto, disegni, o anche solo per averle studiate a scuola come “un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane, a sud della catena principale alpina, quasi interamente comprese nelle regioni di Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia” (fonte: Wikipedia—ma sul mio sussidiario delle medie avrei trovato la stessa definizione).

Forse però, non tutti sanno che sono ben 141.903 gli ettari di territorio iscritti nella World Heritage List dell’UNESCO, e che, sparse per le cinque province che toccano (Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone, e Udine) si ergono 18 vette alte più di 3000 metri. Non a caso, il famoso architetto Le Corbusier le definì “la più bella opera architettonica del mondo”.

Se avete letto qualche altro mio articolo, avrete notato che mi piace stilare elenchi di posti che non posso andare a vedere. Non per il momento, perlomeno. E così, tra labirinti e monasteri, vi ho guidato tra i panorami del Nordest. In questo articolo non cambierò rotta: oggi vi porto a scoprire un paradiso pallido, dove i tramonti sono più rossi che in ogni altro posto. 10 posti delle Dolomiti da vedere assolutamente.

#1 Monte Seceda

In Val Gardena, sopra il comune di Ortisei, si trova il Monte Seceda. Alto ben 2500 metri, dalla cima si gode di una spettacolare vista su tutta la valle e sulle formazioni rocciose dei dintorni. Per raggiungere la vetta ci sono due modi: utilizzando l’impianto di risalita direttamente da Ortisei o, per i più avventurosi, a piedi, percorrendo i sentieri che da Selva di Val Gardena conducono direttamente alla cima del Monte Seceda, passando per rifugi e piccole località montane.

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#2 Lago di Braies

Credits: @lago_di_braies (IG)

Si, lo so. Ne abbiamo già parlato, ma il lago di Braies merita davvero di esser visto. Ricapitolando, il lago si trova incorniciato dallo splendido sottogruppo delle Dolomiti di Braies, di cui è possibile ammirarne il riflesso nelle acque verdi del lago. Uno spettacolo che vale la pena vedere. Una curiosità: sapevate che il lago di Braies è stato il magnifico set naturale della serie “Un passo dal cielo“ con Terence Hill? Nella serie televisiva il lago si chiama Lago di San Candido, che però nella realtà, non esiste.

#3 Tre cime di Lavaredo

Se cercate foto online delle Dolomiti, sappiate che più della metà raffigura loro, le tre cime di Lavaredo. Simbolo infatti del complesso dolomitico, si trovano al confine tra le province di Belluno e Bolzano, seguendo la stessa linea di confine tracciata nel 1752 tra il Sacro Romani Impero e la Serenissima. Per raggiungerle, ci sono moltissimi percorsi disponibili, e lungo il cammino potrete ammirare la magia di queste incredibili formazioni rocciose, che assumono tonalità che vanno dal grigio pallido fino al rosso infuocato in tutte le loro sfumature.

#4 Massiccio del Sassolungo

Il massiccio del Sassolungo si chiama così per via del profilo della montagna, leggermente allungata. Quando ve lo troverete di fronte, sappiate che una volta era una barriera corallina. Partendo dal passo Sella si cammina—o si prende la funivia—fino alla forcella Sassolungo da cui si diramano tanti sentieri escursionistici. Camminando per il massiccio, i colori che vanno dal bianco ghiaccio al rosso fuoco del tramonto riflesso sulle rocce vi conquisteranno. Ma attenzione a non disturbare il gigante che si dice sia seppellito lì sotto: i pinnacoli delle “Cinque Dita” sembrano essere l’unica parte del suo corpo ancora visibile!

#5 Alpe di Siusi

Nel comune di Castelrotto in Trentino Alto Adige, l’Alpe di Siusi è un altopiano dolomitico che si estende per 52 km² tra Val Gardena, Sassolungo, e massiccio dello Scillar. Dall’alpe si può godere di una vista panoramica a 360°, e attraverso uno scenario morbido fatto di ruscelli, boschetti e piccole valli, si possono ammirare praticamente i più importanti complessi montuosi delle Dolomiti. Lo spettacolo è davvero imperdibile.

#6 Passo Gardena

Se siete amanti degli sport montani, non potete non fare tappa a Passo Gardena. Questo passaggio montano è infatti l’ideale per chi ama arrampicarsi, ma non solo: ciclismo, motociclismo, trekking, o sci alpino sono solo alcune delle attività possibili in questo valico tra la Val Gardena e Val Badia. E se vi piace la storia, eccovi un altro motivo per inserire Passo Gardena nella vostra lista di posti da vedere: pare che la zona infatti fosse abitata già in epoca preistorica. Tra le terre del valico sono infatti stati rinvenuti attrezzi da caccia e reperti risalenti al Neolitico, i più antichi di tutte le Dolomiti.

#7 Val di Funes

Dolci colline profumate, verdi pendii adorni di vigneti, e pascoli incantati: non è l’inizio di una favola bensì quello che vedreste se andaste in Val di Funes, una delle più belle delle Dolomiti. La valle si dirama tra Bressanone e Chiusa, e da Chiusa fino all’ultimo centro abitato più a est, Santa Maddalena. Per arrivare nella valle si attraversano magnifici tratti di pareti di porfido e filati quarzifere. Anche qui, sono stati rinvenuti reperti direttamente dall’età della pietra.

#8 Chiesetta di San Giovanni in Ranui

Se andrete a visitare la Val di Funes e scatterete delle foto, molto probabilmente vi ritroverete con più di una fotografia di una piccola e deliziosa chiesetta che spicca deliziosamente trai prati della verdissima valle circostante. Si tratta della chiesetta di San Giovanni in Ranui, nel cuore dello splendido paesaggio alpino dolomitico, che sembra essere senza dubbio uno dei soggetti più fotografati delle Dolomiti. Non è difficile innamorarsi della piccola cappella barocca—dedicata a San Giovanni—che, con il suo campanile con una cupola a forma di cipolla fatta tutta in rame, si protende fiero verso le cime del Gruppo delle Odle.

#9 Lago di Sorapis

Credits: @umbertoaiti

Se non si fosse ancora capito, mi piacciono i laghi. E quindi ne ho ancora due da suggerirvi per le prossime due tappe di questo viaggio. Questa ci porta al lago di Sorapis che, con le sue acque turchesi sembra l’illustrazione di una fiaba, si trova tra Misurina e Cortina d’Ampezzo. Raggiungerlo vi porterà lungo una camminata di due ore che va da Passo Tre Croci, punto di partenza, al lago, 1923 metri di quota. Una leggenda narra che il lago nacque dalle lacrime del Re Sorapis—trasformatosi in montagna—alla vista della morte della figlia Misurina, caduta giù dalla vetta.

#10 Lago di Carezza

L’ultima tappa di questo itinerario si trova tra le Dolomiti occidentali, ed è chiamato “Lago Arcobaleno” per i fenomenali e unici colori che assume, il lago di Carezza è un gioiello della natura da non perdere. Le acque del lago acquistano un colore che va dal verde intenso al blu cobalto, passando per giallo, rosso, azzurro, viola. I colori dell’arcobaleno, appunto. Un’altra particolarità del lago riguarda la sua natura. Il lago di Carezza, infatti, non ha fiumi emissari che lo alimentino, e l’acqua arriva da fonti sotterranee, che hanno origine dal vicino massiccio del Latemar.

Fonte: siviaggia.it, www.enit.it

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GIADA GRASSO

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Giada Grasso
Classe 1987, nasco a Catania, vivo a Venezia, e parlo toscano. Per riscattare una parlantina alquanto solida, mi laureo in Comunicazione e mi specializzo in Scienze del Linguaggio. Mi piace viaggiare, anche e soprattutto con la mente, e spaziare tra i più disparati interessi: canto, continuo a studiare lingue che mi stimolino, programmo, leggo libri di neuroscienze e sociologia, medito nel tempo libero, fotografo quando trovo la luce colpire gli oggetti nel modo giusto, pettino una gatta che non vuole saperne di essere acconciata.