Se poteste chiudere gli occhi e continuare a leggere, vi chiederei di immaginare verdissime distese di erba e boschi, montagne incantevoli dai colori del tramonto, deliziosi ruscelli e acque fresche—gelide. Se poi vi potessi chiedere di riaprire gli occhi, scoprireste di essere all’estremo nord dell’Italia, dove si parla tedesco per la maggiore e dove, tra gli spettacoli naturali, si nasconde lo splendido tocco dell’uomo. Oggi vi porto a scoprire Valle Isarco, in Südtirol: la valle dei monasteri.
Sentirsi in PARADISO nella VALLE dei MONASTERI
La Valle Isarco è una delle due valli principali dell’Alto Adige, che si estende dalla sorgente del fiume Isarco al Brennero fino alla foce nell’Adige a Bolzano. Si estende per circa 80 km, separa tra loro le Alpi Retiche orientali da quelle dei Tauri occidentali e dalle Dolomiti, e comprende molti fiumi, non solo quello che le dà il nome. Per ragioni storico-culturali, la Valle è divisa in due comprensori: l’Alta Valle Isarco (Wipptal in tedesco) e la Valle Isarco (Eisacktal) vera e propria, che comprende Bressanone, che ne è capoluogo storico, artistico, culturale, economico, sociale ed amministrativo del comprensorio della Valle Isarco.
Proprio nel cuore della Valle Isarco si trovano i luoghi che vi accompagnerò a conoscere: si tratta di due importanti siti religiosi dell’Alto Adige, ricchi di storia e cultura: l’Abbazia di Novacella e il Monastero di Sabiona.
# L’Abbazia di Novacella
L’Abbazia dei Canonici Agostiniani di Novacella sorge a Varna, non troppo distante da Bressanone, e trionfa nella Valle dal 1142. Si tratta del più grande complesso religioso del Tirolo, e nel 1956, Papa Pio XII diede alla chiesa la dignità di basilica minore.
L’architettura del complesso abbaziale è varia e stratificata, tanto che non è difficile ritrovare all’interno del convento elementi gotici, come il Chiostro, mischiati ad altri romanici, rinascimentali o barocchi, come la chiesa conventuale, fino ad accenni Rococò settecenteschi: il grande salone della biblioteca, opera di Antonio Giuseppe Sartori, risale infatti al 1773. E se gli edifici non vi avessero ancora ammaliato, tutt’intorno all’Abbazia si trovano boschi, prati, frutteti e viti: la vista da qui è davvero affascinante.
Un tempo ospizio per i pellegrini, l’Abbazia è sempre stata caratterizzata da autonomia e dedizione. Tutt’oggi, infatti, continuano a essere molte le attività legate al convento, dall’agricoltura alla viticoltura. dalla centrale elettrica all’erboristeria alla cantina vinicola: proprio qui, gli amanti del buon vino potranno trovare infatti i tradizionali vini altoatesini prorotti dai monaci, dal Müller-Thurgau al Pinot Grigio, fino all’immancabile Gewürztraminer.
# Il Monastero di Sabiona
Per visitare la seconda tappa di questo monastico itinerario, dobbiamo andare in direzione di Chiusa, un’altra splendida cittadina della Valle Isarco, a pochi km a sud da Bressanone. Qui, su una rupe piuttosto elevata del fondovalle, si erge il Monastero di Sabiona. Sappiate che già solo per la splendida vista dell’antica cittadina medievale e di tutta la Valle Isarco, val la pena visitarlo.
Se però vi addentrerete per i suoi spessi muri e per i suoi chiostri, scoprirete che il monastero delle suore benedettine che troneggia sulla rupe di Sabiona ha origini molto antiche. Secondo fonti storiche, già nel V secolo d.C. la Valle venne cristianizzata, come dimostrano i ritrovamenti delle fondamenta di una chiesa, e un castro militare romano risalente al 400 d.C.
Ancora oggi le suore benedettine di Chiusa vivono in clausura all’interno del monastero; tuttavia, in alcuni periodi è possibile visitare alcuni edifici come la Chiesa della Sacra Croce, la cappella di S. Maria, la chiesa conventuale, e la Chiesa di Nostra Signora. In tutti gli altri momenti, è sempre possibile godersi un giro lungo la passeggiata di Sabiona: rimarrete incantati dai bellissimi luoghi intorno al monastero di Sabiona.
Fonte: Valle Isarco, True Riders
Continua la lettura con: Una tradizione curiosa: i LABIRINTI del Veneto
Giada Grasso
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
🍾 ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social
Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.