Ricordo come fosse ieri la giornata del 3 settembre 1989. Molti di voi manco erano nati, lo so. Io avevo 10 anni. In quella grigia domenica, mio papà mi accompagnò a vedere Hellas Verona-Juventus allo Stadio Bentegodi. Assistevo per la prima volta, dal vivo, a una partita di Serie A. I miei occhi erano increduli di fronte ad un simile spettacolo. Stadio al completo, pista d’atletica a dividere gli spalti dal campo di gioco. Potevo vedere dal vivo i “personaggi” che fino a quel momento avevo visto solo in TV, grazie al 90° Minuto di Paolo Valenti. Si parla di un’era distante anni luce da quella che viviamo oggi. Vi dico solo che i primi due goal della partita, finita per 1-4, li ha segnati un certo Totò Schillaci. Alla fine della partita abbiamo fatto una corsa verso casa per riuscire a “vedere i goal in TV”, alle 10 di sera. Durante la Domenica Sportiva giungeva una bruttissima notizia: Gaetano Scirea era morto a causa di un incidente stradale, in Polonia. Avevo solo dieci anni, ma ricordo ancora oggi ogni momento di quella singolare giornata.
La Nuova ARENA di Verona da 100 milioni di euro
Dopo 30 anni, quel bellissimo stadio che ho visitato molte volte e che non smetto mai di ammirare ogni volta che percorro l’autostrada A4, con molta probabilità, verrà demolito.
Il progetto a cui lascerà spazio è però figlio del progresso e della volontà di dare un nuovo volto a Verona.
# Come sarà
Uno stadio nuovo di zecca, fatto a immagine e somiglianza dell’Arena, aperto e attivo sette giorni su sette, con tanto di albergo di lusso, piscina e ristorante stellato. Sorgerà in Piazzale Olimpia, dove oggi si trova lo Stadio Bentegodi.
Anche il nome è pronto: Nuova Arena Stadium, e il count down segna come data il 2022.
Il nuovo stadio, esternamente, richiamerà infatti l’Arena: tipica forma ellittica e la riproduzione della forma degli arcovoli. Il campo da calcio rientrerà nella categoria 4 Uefa. Non ci sarà più la pista di atletica, inutilizzata da anni. Dalle poltroncine, da qualunque settore, si potrà quindi vedere più da vicino il campo, senza ostacoli, da qualsiasi lato.
Lo spazio esterno guadagnato con la nuova costruzione, che sarà infatti più piccola dell’attuale, secondo il progetto presentato sarà destinato a parco verde. Per quanto riguarda la sostenibilità, si garantisce l’utilizzo di materiali e tecnologie moderne, con vantaggi anche per la gestione dei costi. Fra le opzioni anche quella di dotare il nuovo stadio di un tetto richiudibile, da usare per abbattere il disturbo e migliorare l’acustica durante i concerti. Ovviamente, tornerebbe utile in caso di maltempo.
Si tratta di un impianto più piccolo ma decisamente più moderno rispetto al colosso di cemento armato risalente ai primi anni ’60 del secolo scorso. Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha precisato che risistemare l’attuale Bentegodi, costerebbe molto di più. Aggiunge inoltre che «Non va dimenticato lo stato di salute del Bentegodi. Per quest’anno siamo riusciti a rientrare nei parametri imposti dalla Lega Calcio per l’iscrizione dell’Hellas al campionato, ma i vincoli in tema di sicurezza e normative da rispettare diventano sempre più restringenti. Per adeguare il Bentegodi servono interventi davvero onerosi».
# I costi a carico del Comune saranno ZERO
Lo stadio verrò costruito rigorosamente in project financing. Il progetto, garantito dall’Istituto per il Credito Sportivo, è quello di costruire il nuovo stadio, alle migliori condizioni e con costi e tempi certi. Il Credito Sportivo potrebbe guidare un insieme di banche che coprirebbero più della metà dei costi, mentre le restanti spese dovrebbero essere sostenute dai promotori dell’iniziativa e da tutti gli investitori privati interessati a partecipare. La Nuova Arena sarebbe, dunque, finanziata in tutto e per tutto da privati. I costi preventivati ammontano a 72 milioni di euro, ai quali se ne devono aggiungere altri 18 per le zone cosiddette extrasportive, ovvero hotel, ristoranti, bar, centro convegni, perfino un asilo. Totale un centinaio di milioni. “L’opera sarà realizzata a costo zero per il Comune, che ne manterrà la proprietà, mentre la gestione competerà a una società specializzata”, fa infatti sapere l’amministrazione comunale della città.
# La parola al sindaco Federico Sboarina
Nonostante le ottime premesse, è plausibile che quello della Nuova Arena sia un progetto che non mette d’accordo tutta la città e soprattutto tutta l’amministrazione cittadina. Il sindaco Sboarina non sembra avere dubbi, comunque, sull’opportunità dell’operazione, e afferma con entusiasmo:
«Il Bentegodi rappresenta la storia sportiva del calcio di Verona, delle nostre squadre e di tanti avvenimenti. È nel cuore di tutti i tifosi, anche nel mio, è lo stadio dello Scudetto (1984-85, ndr) e di tanti ricordi per tifosi, bambini e famiglie. Sto pensando di far lasciare una traccia della vecchia gloria e magari anche che ogni tifoso abbia un pezzo del Bentegodi. Oggi però la costruzione è ormai datata e il nostro calcio si merita una struttura all’avanguardia. Il Bentegodi ha bisogno di diversi interventi milionari che sarebbero a carico del Comune e cioè dei veronesi, mentre il nuovo stadio sarebbe a costo zero per le casse comunali. Il fatto che ci sia un interesse imprenditoriale per realizzarlo è per Verona una novità importante. L’aspetto significativo è inoltre che in abbinata ci sarebbe la riqualificazione del quartiere. Faremo di tutto per rendere possibile questo sogno”.
Credits: verona-in.it
Continua la lettura con: ZAI LIFE: il progetto più rivoluzionario di Verona
LUCIO BARDELLE
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
🍾 ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social
Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.