Nuova vita a Verona. Questo l’impatto che darà alla città il nuovo progetto di riqualificazione urbana.
ZAI LIFE: il progetto più rivoluzionario di Verona
Ho sempre adorato transitare per l’autostrada A4 in direzione Milano
Ho sempre adorato transitare per l’autostrada A4 in direzione Milano, partendo dal casello di Dolo, giusto a ridosso di Mestre. Fino a Milano, ogni 30 chilometri c’è una città: Padova, Vicenza, Verona, Brescia…Bergamo…4 corsie…barriera di Milano! Non mi servono né cartelli autostradali, né contachilometri: mi guardo intorno e capisco quanti chilometri ho fatto, mi basta riconoscere i paesaggi e capisco dove sono. Da piccolo accompagnavo mio papà nelle sue missioni di lavoro, e mi capitava spesso di percorrere l’A4; ai tempi l’obiettivo era Verona, dove avevano sede alcuni dei suoi fornitori chiave. Il ricordo più bello è l’ultimo tratto della A4, a Verona, prima del casello d’uscita, perché dall’autostrada si potevano vedere le insegne di molte aziende alimentari che avevano costruito il business proprio lì, a ridosso dell’autostrada. Mi permetto di nominarle, perché a un bambino rimangono impressi i nomi di Bauli, Melegatti, Motta, Sammontana, Vicenzi, Sanson.
La Variante 29 per rilanciare Verona
Il tempo cambia tutto e nel corso degli ultimi decenni, le cose sono cambiate anche a Verona. Se le insegne storiche visibili dall’autostrada sono ancora lì, invecchiate e sbiadite, le aziende della zona hanno subito enormi cambiamenti: tante sono state assorbite da multinazionali, altre si sono fuse con le vicine di casa. Alcune, però, non esistono più, e hanno lasciato interi isolati della zona industriale vuoti e abbandonati. Ciò non ha lasciato di certo immobile chi ha nella mente il cambiamento e infatti, proprio in questi giorni, grazie alle 145 manifestazioni di interesse presentate dai privati e allo strumento urbanistico “Variante 29“, si sta cercando di ridare vita a queste aree degradate della città di Romeo e Giulietta.
ZAI Life – Zona Altamente Innovativa
La Zai (Zona industriale artigianale) storica, già ribattezzata come Zai Life (Zona Altamente Innovativa) per le grandi potenzialità di sviluppo che la caratterizzano, è in assoluto la parte delle città che, pur mantenendo la sua vocazione artigianale-industriale, deve rispondere a nuove esigenze commerciali ma anche residenziali, per diventare prosecuzione naturale del centro cittadino.
Le idee e proposte illustrate risultano molto innovative: un mix funzionale che è esattamente ciò che serve alla Zai per diventare città a tutti gli effetti: quote di residenziale, commerciale e turistico ricettivo. E il verde, elemento che, secondo le indicazioni dell’amministrazione, deve qualificare ogni proposta progettuale. Le proposte interessano una superficie totale di ben 112 mila metri quadrati.
Tour alla scoperta della ZAI
A seguito di un tour nell’area ZAI del sindaco Federico Sboarina, sono state presentate le proposte in diretta streaming, dal sindaco stesso e dall’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala. Presenti anche il professor Paolo Galuzzi del Politecnico di Milano che collabora alla stesura della Variante 29 e il dirigente dell’Urbanistica Arnaldo Toffali.
Campi sportivi, edifici scolastici, case di riposo da realizzare in spazi che sono abbandonati ormai da tempo, senza nuovo consumo di suolo. Cantieri che potrebbero partire già nel 2022 e ridare vita a più di 1 milione di metri quadri, ossia un terzo di tutti i ‘vuoti’ cittadini, parte di questi concentrati proprio in ZAI Life.
I siti e le relative proposte
Tra le tantissime proposte, ne spiccano di certo un paio molto interessanti.
#1 L’ex edificio industriale in via Morgagni 20
è stata presentata una proposta innovativa che ha trovato l’interesse dell’amministrazione, perchè propone un mix di funzioni oggi assenti dal quartiere. La notevole altezza di una parte dell’edificio è infatti pronta a sfidare il coraggio degli arrampicatori, con una parete di roccia coperta usufruibile tutto l’anno. Il resto del fabbricato diventerebbe invece un vero e proprio birrificio per la produzione artigianale della bevanda, con la possibilità di uno spazio dedicato alle degustazioni, anche all’aperto.
#2 Ex sede dell’Olivetti
Sede cittadina dell’Olivetti prima, casa delle aste giudiziarie poi, fino a deposito di riso. Dismesso da quindici anni, l’edificio in strada dell’Alpo 1 è pronto al salto di qualità. La proprietà è disposta a più soluzioni, dallo sport ai servizi alla persona, dal co-working ad attività per il quartiere, calibrate sia alle esigenze delle pianificazione urbanistica, che alle nuove richieste del quartiere.
“Questa sarà l’area che si trasformerà di più – ha detto il sindaco Sboarina -. Sono tantissimi gli spazi e gli stabilimenti nel cuore della Zai storica che hanno avuto una loro storia ma che ora sono abbandonati e che non aspettano altro che tornare ad avere un ruolo nel tessuto urbano. Davvero interessanti e di varia natura le proposte che sono arrivate per questa porzione di territorio, che è esattamente ciò di cui la città ha bisogno per fare un ulteriore salto di qualità. Uno sviluppo la cui regia e controllo sono sempre in capo all’amministrazione – ha sottolineato il sindaco-, perché la rigenerazione che vogliamo deve inserirsi correttamente e in modo armonioso nel contesto, senza generare alcun impatto negativo. Prende forma la nostra visione di città, dal Central Park scendendo dalla fiera, per arrivare ad una Zai completamente nuova, viva e riqualificata“.
Fonti:
Continua la lettura con: A Verona la PRIMA PISTA CICLABILE che si ILLUMINA con il buio. Un’idea da portare a Milano?
LUCIO BARDELLE
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