In un mondo sempre più aperto e rispettoso dei vari stili di vita delle persone, scopriamo i vantaggi di una dieta vegana grazie alla dottoressa Michela De Petris.
“Il CIBO GIUSTO fa MERAVIGLIE”. Intervista alla dott.ssa De Petris
# Dottoressa De Petris, ci racconta brevemente il suo percorso di studi e lavoro e cosa l’ha spinta a diventare vegana?
Sono un medico chirurgo, specializzata in scienza dell’alimentazione. Purtroppo, durante i sei anni di studi di medicina non sono previsti corsi ed esami di alimentazione mentre nei quattro anni della specializzazione ovviamente si, ma non inerenti le diete vegetariana e vegana. Pertanto, tutte le mie conoscenze in merito ho dovuto approfondirle autonomamente dopo l’esame di specialità. Sono diventata vegana, ormai quasi vent’anni fa, prima di tutto per il mio grande amore nei confronti degli animali ma anche perché è doveroso rispettare l’ambiente e la propria salute.
# Lei è diventata “famosa” per un servizio delle Iene in cui un suo paziente sosteneva di essere guarito da una metastasi cerebrale grazie alla dieta che gli aveva prescritto. Immagino che quel servizio le abbia portato notorietà ma anche critiche da parte di molti suoi colleghi, in quanto la dieta vegana non viene praticamente mai consigliata come trattamento di supporto o in alternativa alle terapie allopatiche. Cosa si sente di dire a proposito?
Confermo che, ad ora, il paziente non ha avuto ripresa di malattia. Non sappiamo se il merito sia attribuibile esclusivamente al suo cambio di alimentazione. Non si può inoltre sottovalutare il fatto che il signore avesse comunque fatto in precedenza delle sedute di radioterapia atte a ridurre le dimensioni della massa tumorale. Io credo si sia trattato di un concerto di cose che tutte insieme hanno portato alla sua guarigione. Infatti, il signor Antonio aveva attuato un vero e proprio cambiamento del suo stile di vita che lo aveva portato a praticare meditazione, yoga e attività sportiva. Ovviamente cambiare la sua alimentazione da onnivora a vegana è stato fondamentale.
L’alimentazione vegana può e deve essere di supporto alle terapie convenzionali per potenziarle, diminuirne gli effetti collaterali e migliorare la prognosi del soggetto. Sicuramente diventa l’unica alternativa nel caso in cui il paziente rifiuti l’intervento, la chemio o la radioterapia oppure quando non siano più efficaci o i non sia più in grado di sopportarle per gli eccessivi effetti collaterali.
Sono più che convinta che il cibo giusto fa meraviglie mentre quello sbagliato fa sempre grandi danni!
Critiche dai colleghi invece non ne ho mai ricevute: mi rispettano e mi stimano perché sanno che sono una professionista seria che non improvvisa né che crea false aspettative. Magari sono un po’ scettici sull’efficacia della dieta vegana perché è un tipo di alimentazione relativamente nuova che non conoscono e non sanno bene come gestire.
# Quali sono le patologie che maggiormente possono giovarsi di una dieta totalmente a base vegetale?
Tutte! Non c’è un caso che non si avvantaggi di un’alimentazione a base vegetale. Non esiste neanche una controindicazione che impedisca ad un paziente di abbracciare questo tipo di dieta purché sia ben strutturata e personalizzata. Ecco qualche esempio di patologie che ne traggono beneficio: diabete, obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, malattie cardiovascolari, osteoporosi, malattie autoimmuni, colon irritabile, sclerosi multipla, malattie cronico-degenerative, morbo di Crohn, morbo di Parkinson, Alzheimer, depressione e tumori.
# Quali sono invece i benefici che potrebbe trarre anche chi, tutto sommato, è in buona salute?
Migliore funzionalità intestinale, drenaggio dei liquidi corporei che si traduce in un aspetto più vitale della cute che risulta più pulita, luminosa e idratata con riduzione della ritenzione idrica e della cellulite. Frequentemente poi si assiste a un miglioramento del riposo notturno, del tono dell’umore e del benessere generale. Gli sportivi vedono un aumento della prestazione atletica ed una riduzione dei tempi di recupero post allenamento e post gara. Infine, si ha un netto decremento del rischio di contrarre numerose patologie cronico-degenerative.
# Lei vive e lavora a Milano. Trova che i milanesi siano mediamente più interessati a seguire una dieta vegetale rispetto a qualche anno fa o i tempi non sono ancora maturi?
I tempi sono maturissimi: c’è sempre più richiesta di una dieta a base vegetale anche e soprattutto da parte di persone sane che vogliono restare in salute e ridurre il rischio di ammalarsi.
# Un consiglio per i lettori: gli alimenti indispensabili da tenere in dispensa per restare in salute e quelli da eliminare subito e perché.
I tre alimenti che non devono mai mancare nel piatto sono: verdure crude, frutta fresca di stagione e…cioccolato biologico raw! In realtà ce ne sarebbero molti altri perché la base di un’alimentazione corretta di tutti – vegani, vegetariani o onnivori – dovrebbe essere costituita da verdura, frutta, cereali, legumi, frutta secca, semi oleaginosi e alghe. Gli alimenti da eliminare subito invece sono il latte (ricordatevi che non siamo vitelli!), le farine raffinate (fanno alzare molto la glicemia) e lo zucchero bianco (infiamma l’organismo). Aggiungerei anche il sale che insieme ai precedenti rientra nel gruppo dei quattro veleni bianchi!
# Ritiene Milano una città vegan friendly in cui si possono trovare proposte culinarie valide ed interessanti?
Sì, assolutamente! Oramai a Milano sono sempre più numerosi i ristoranti, le pizzerie, le gelaterie e le pasticcerie che offrono tante alternative vegane.
E la cosa bella è che spesso, anche se non espressamente indicato nel menu, i ristoratori sono sempre più ben disposti a “veganizzare” le proprie ricette onnivore per andare incontro alle esigenze della clientela.
Si può essere vegani dappertutto ed in ogni momento: basta volerlo!
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SILVIA FUSARI IMPERATORI
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